L’attesa di un figlio è un periodo speciale nella vita dei futuri genitori. Sono tanti infatti i libri dedicati alle coppie in attesa, basta scorrere gli scaffali delle librerie per contare decine di titoli sulle “mamme che aspettano”. C’è un libro però che ribalta la solita prospettiva, un volume insolito per due motivi principali. Il primo, e non è da poco, è che è stato scritto da un papà, che racconta dal suo punto di vista la lunga attesa per arrivare ad abbracciare sua figlia. Il secondo è che il protagonista dell’attesa è il bambino: “A volte aspettare un bambino significa sapere che un bambino sta aspettando te”, è una delle frasi ad apertura dei capitoli. Un bimbo mi aspetta è infatti il titolo del volume scritto da Arnaldo Funaro e uscito in libreria lo scorso 25 maggio per i tipi di LOG Edizioni.
L’attesa di un figlio per le coppie che decidono di adottare un bambino è molto lunga, ben oltre i canonici nove mesi di gestazione. Parte da lontano, con la nascita del desiderio di genitorialità, continua nei reiterati tentativi della ricerca di una gravidanza quando questa non arriva, si scontra con dolorosi fallimenti e, quando sfocia nel percorso adottivo, si riaccende di nuovi colori e di un nuovo senso. Il senso appunto che ad aspettare, specularmente a noi, dall’altra parte del filo c’è un bambino, solo e bisognoso d’amore. Questo è il senso del lungo periodo dell’attesa dell’adozione, questo cambio di prospettiva, riassunto magistralmente in una frase del libro: “L’adozione non esiste perché qualcuno non può fare un figlio, ma perché qualcuno non può fare il genitore”. L’attesa è in realtà un cammino, un percorso verso il futuro figlio, una volta arrivati alla fine non siamo più quelli dell’inizio.
L’autore, durante il lungo periodo dell’attesa, ha deciso di aprire una pagina Facebook per condividere con altri la sua esperienza e per più di due anni ha raccontato pensieri ed emozioni, che sono stati letti e condivisi da altri genitori in attesa, che hanno trovato in questo spazio un luogo dove raccontare anche il proprio vissuto. “Questo libro nasce come un diario per mia figlia ben prima che potessi conoscerla. Mi dicevo: ‘Un giorno vorrà sapere tutto sul’adozione e gliela racconterò con parole semplici.’ Giorno dopo giorno, però, mi sono reso conto che scrivere serviva più a me che a lei.”, scrive l’autore nella prefazione al volume.
Oggi che Arnaldo è finalmente e felicemente papà di una bambina dagli occhi a mandorla, la pagina Facebook è diventata un libro. Un bimbo mi aspetta è un delicato dialogo immaginario con la bambina, il cui pensiero dà all’autore l’energia e la forza per affrontare la quotidianità. Un racconto che si dipana attraverso brevi capitoli che, senza giri di parole, arrivano direttamente al cuore e al nocciolo delle emozioni. Un linguaggio semplice per raccontare esperienze emotivamente complesse da affrontare per qualsiasi adulto, come la sterilità, l’angoscia della perdita, le tortuosità della burocrazia, la lunghezza dell’attesa, fino all’immensa e indescrivibile gioia dell’incontro finale, quello che cambierà la nostra vita per sempre.