“Ho aperto un libricino e ho letto che un bambino da mangiare non ce l’ha. E c’è chi non ha da bere con il rischio di morire: senza acqua come fa? Ma come fanno, io non ci credo. Non si può fare, io non ci credo. I diritti sono di tutti, l’ha spiegato la maestra c’è una carta scritta apposta per difendere i bambini”. Per tutte le feste di Natale mio figlio maggiore ha canticchiato questa canzone imparata alla scuola dell’infanzia. Chiamando noi adulti a riflettere sui diritti dei bambini e sui troppi casi in cui questi diritti vengono calpestati.
In Italia dal 2011 c’è un’Autorità ad hoc per l’infanzia e dell’adolescenza, istituita in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e della Convenzione di Strasburgo. Da aprile scorso alla guida dell’Autorità c’è una donna, Filomena Albano, magistrato da 20 anni, già giudice della prima sezione civile del tribunale di Roma,
specializzata nell’area famiglia e minori, e già direttrice, tra l’altro, dell’Ufficio di cooperazione giudiziaria internazionale in materia civile del ministero della Giustizia. Di recente la presidente del Garante ha fatto il punto sui diritti dei bambini nel corso di un evento alla Luiss, università dove si è laureata nel ’92.
“Quando si parla di diritti dei bambini – spiega Filomena Albano – tutti i temi sono caldi. Tra questi c’è quello sensibile dei minori non accompagnati che arrivano da terre lontane. Bambini che arrivano in proporzione, fino a qualche anno fa, inimmaginabile. A questo proposito abbiamo istituito un tavolo tecnico coinvolgendo soprattutto il ministero dell’Interno. Ed è in corso un monitoraggio sull’istituto della tutela di questi minori, vogliamo capire come sta funzionando”.
“Un altro tema altamente sensibile è quello della violenza e degli abusi. Abbiamo organizzato – ricorda la presidente – un convegno ad hoc per monitorare l’applicazione della convenzione di Lanzarote”. Tra le questioni prioritarie c’è anche quella “dei casi di bullismo e di cyberbullismo. Nel corso di un convegno a Montecitorio promosso
dall’Autorità Garante abbiamo lanciato il progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie sulla mediazione tra pari, cioè tra ragazzi. Siamo convinti che i conflitti siano endemici e bisogna imparare a gestirli fin da piccoli piuttosto che apprendere quest’arte da grandi”.
Tanti problemi cruciali, tanti temi sensibili, ma le risorse dell’Autorità sono scarse. “Abbiamo un personale di soltanto 10 unità, distaccate da altre amministrazioni. Per lavorare dobbiamo chiedere la collaborazione delle altre istituzioni. Auspico – aggiunge – l’ampliamento dell’Autorità, solo in questa maniera si realizza l’indipendenza del Garante. C’è molto da fare, le aree di vulnerabilità e fragilità dei minori sono tantissime e in continua evoluzione. Con l’auspicio che – conclude Filomena Albano – il 2017 porti ai bambini qualche tutela e garanzia in più. È un loro diritto”.