Quanto è importante saper dire di no per avere un decente equilibrio vita lavoro?
La domanda se l’è posta il portale americano “Fatherly” – dedicato agli uomini che “capiscono che accogliere ciò che sono diventati non significa abbandonare ciò che sono. Uomini che vogliono essere padre fantastici senza diventare dei cliché”. Il tema è di particolare interesse ed è stato protagonista di molti articoli dell’Harvard Business Review, perché saper dire di no può fare la differenza non solo nel work life balance ma anche nella carriera di una persona. E la nascita di un figlio può diventare, in molti modi, una fantastica scuola di “no”.
In primis, secondo quanto dice l’articolo di Fatherly, perché l’arrivo di nuove, impellenti priorità nella vita privata obbliga ad essere più selettivi in quella lavorativa. “Come fare in modo di spendere abbastanza tempo con il tuo bambino (e con la sua mamma) da evitare che cominci a chiamare “papà” il postino? Iniziare a dire di no sul lavoro ha due aspetti positivi: se lo fai bene avrai del tempo per respirare. Se lo fai male e otterrai tutto il tempo libero che vuoi perché diventerai disoccupato”. Segue una lista di consigli su come dire di no in modo efficace sul lavoro. Lista che fa sorridere, perché sono consigli che funzionano ugualmente bene per insegnare ai genitori a dire di no ai propri figli, altra area molto critica del cosiddetto work life balance.
Quante madri – i padri cominciano a porsi il problema da poco tempo, ma ci stanno arrivando – trovano infatti difficilissimo dire di no ai propri figli? Ne escono dei “no” pieni di sensi di colpa, sempre negoziabili, spesso così incerti che il naturale istinto dei figli li sbugiarda subito, senza dargli neanche un minuto di credito. Ogni no può così diventare una fonte di crisi ancora prima di venire pronunciato.
Ecco quindi un altro modo in cui diventare genitori può rivelarsi una fantastica palestra per competenze che sono chiave sia al lavoro che a casa. Facciamo la prova con i suggerimenti di Fatherly su come dire di no al tuo capo: funzionano se applicati alla gestione della vita familiare?
1. Fallo di persona: non per email. Tuo figlio capirà meglio se sente il tono della tua voce calma, ferma e angelica.
2. Prima ascolta: sarà più facile se tuo figlio pensa che hai considerato i suoi bisogni.
3. Sii diretto: non lasciare porte aperte all’interpretazione. Dì “no” e poi dì il perché.
4. Non divagare: non è il momento di lamentarti di altri aspetti della vostra vita insieme.
5. Offri delle alternative: magari non può avere tutto quello che vuole, ma qualcosa si?
6. Chiedi aiuto: tuo figlio potrebbe ridurre le sue pretese se sa che sei in difficoltà, se glielo spieghi per bene e dimostri di aspettarti il suo aiuto.
7. No sensi di colpa, no scuse: hai deciso di dire di no dopo averci pensato bene, la tua decisione non contiene nè scuse né sensi di colpa.
8. Fai pratica: prova a dire di no davanti allo specchio del bagno un paio di volte, finchè non suona naturale. Anche se parlare da solo allo specchio potrebbe non sembrare così naturale…
Saranno dunque i papà, così allenati sul lavoro, a insegnare alle mamme nuovi modi di dire di no? Speriamo, e intanto scopriamo chi sono i papà italiani attraverso il sondaggio di Alley Oop in collaborazione con Piano C e maam.