La lampada con il braccio a forma di arco che abbiamo visto in vetrina, la sedia trasparente dalle forme un po’ barocche sulla quale ci sediamo mentre ceniamo, oppure la sedia da bistrot in legno curvato sulle quale sorseggiamo di solito il caffè… Sono loro, celebri pezzi di design che fanno parte del nostro quotidiano e che molto probabilmente sappiamo riconoscere mentre sfogliamo una rivista patinata ma ai quali non sappiamo dare un nome o un perché. Qual è il motivo della loro popolarità? Cosa c’è dietro al loro successo?
Si può immaginare un mini itinerario in quattro tappe in Italia e in giro per l’Europa per rivedere i pezzi più familiari e scoprire nuovi oggetti iconici che hanno segnato l’ultimo secolo.
Prima tappa: Monza. Nella Villa Reale, dove nel 1923 nacque la Biennale di Arti Decorative (poi diventata Triennale) dal 2014 trova posto la Collezione Permanente del Design Italiano. Una selezione di oltre 200 pietre miliari a testimoniare le innovazioni e le sperimentazioni avvenute nella storia del design in Italia, in un percorso cronologico che spazia dagli anni cinquanta a oggi. Pezzi disegnati da grandi Maestri (per citarne alcuni: Gio Ponti, Franco Albini, Achille Castiglioni) sono mixati a oggetti di designer dei nostri giorni (come Fabio Novembre o i Formafantasma). Negli spazi del Belvedere gli oggetti sono appoggiati su casse da imballo in legno naturale (su disegno di Michele de Lucchi) che dialogano perfettamente con l’ambiente; la sensazione piacevole è quella di avere di fronte oggetti riscoperti, prima conservati in soffitta e ora riportati alla luce.
Lasciamo la Brianza, culla del design italiano, per spostarci in città.
Seconda tappa: Milano. In zona Navigli da un anno ha trovato sede il Museo del Design 1880-1980, un progetto che nasce a Ravenna negli anni ’80 da un’idea di Raffaello Biagetti, che raduna un team di curatori esperti per costruire il suo museo privato. Un progetto unico, coraggioso, con lo scopo di costruire un percorso didattico per ripercorrere attraverso 160 opere i momenti fondamentali della nascita e dell’evoluzione del design. L’allestimento dello spazio -nato grazie alle idee di Gae Aulenti e Piero Castiglioni- vede gli oggetti immersi in uno spazio buio dove come protagonisti si stagliano su pedane illuminate. La storia ha inizio con alcune sedie che impersonano l’immaginario di fine Ottocento, poco prima della Rivoluzione Industriale che segnò il passaggio dall’artigianato all’industrializzazione che, come sappiamo, garantirà prodotti identici l’uno all’altro.
E’ giunto il momento di andare oltre confine.
Terza tappa: Weil am Rhein (Germania). Il 3 giugno 2016 ha aperto il Schaudepot Vitra, un “deposito d’esposizione” firmato Herzog & De Meuron che vede disposti su grandi scaffalature circa 430 pezzi fondamentali per il design del mobile moderno dal 1800 fino ad oggi. Questa è solo una selezione rispetto al patrimonio del Vitra Design Museum, che comprende in tutto circa 7000 mobili e oltre 1000 lampade. Il Schaudepot è l’ultimo tassello del visionario progetto di Rolf Fehlbaum, CEO del brand Vitra che a partire dagli anni ’80 ha creato un Campus (visitabile) di edifici progettati da architetti di fama internazionale come Zaha Hadid, Frank Gehry o Tadao Ando.
Proseguiamo questo viaggio nella storia del design, sconfinando nuovamente a nord ovest.
Quarta tappa: Parigi. Vicino alla Piramide forse non molti sono a conoscenza del Musée des Arts Décoratifs della città, allestito proprio in un’area del Louvre. Una location unica per un viaggio nel tempo -dal Medioevo al XX secolo- che si snoda sui vari livelli del palazzo. L’effetto “wow” arriva però al settimo piano del museo, dove un centinaio di sedie radunate per la prima volta nel 1968 in occasione della mostra “Les assise du siège contemporain” sono le protagoniste dello spazio, disposte cronologicamente su una “montagna” di grande impatto visivo (qui si può averne un assaggio).
Se il viaggio in 4 tappe nella storia del design non è bastato, il piccolo “The Design Book” edito da Phaidon potrà essere il bigino ideale in caso di un vuoto di “design”, ovviamente.
Triennale Design Museum
La bellezza quotidiana / Un percorso nella Collezione Permanente del Design Italiano
Villa Reale di Monza
triennale.org
Museo del Design 1880-1980
Milano
museiitaliani.org
Schaudepot Vitra
Weil am Rhein (Germania)
vitra.com
Les Arts Décoratifs
Parigi (Francia)
lesartsdecoratifs.fr