Il progetto di Europcar Women on the Move rispecchia l’attenzione del gruppo per la valorizzazione dei talenti femminili in azienda. Ma consente anche di raggiungere all’esterno una nicchia di consumatrici molto interessante. Carla Acitelli, Responsabile Flotte Europcar ci spiega com’è nata l’iniziativa e come unire diversity e business
D: In cosa consiste esattamente “Women on the Move”? Il progetto è dedicato alle dipendenti di Europcar o è aperto anche alla società civile e se sì in che modalità? R: Il Gruppo Europcar, operatore europeo nel noleggio dei veicoli, ha lanciato a inizio anno il progetto“Women on the Move”, sviluppato in ciascuno dei Paesi corporate in cui è presente Europcar. L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare il contributo della parte femminile nell’organizzazione, sottolineando il tema della gender diversity come uno dei valori aziendali portanti, per esaltare al massimo i talenti femminili, senza dimenticare quelli maschili. Il progetto “Women on the Move” va ad inserirsi all’interno di un più ampio processo di trasformazione culturale che coinvolge tutto il gruppo e che ha l’obiettivo di far crescere ed emergere talenti, promuovendo il mettersi in gioco di noi donne. Sono stati nominati degli ambasciatori per sostenere, sviluppare e dare vita a questa collaborazione attraverso progetti su temi specifici come il tutoraggio, la formazione, lo sviluppo personale e professionale, ecc. In questo ambito Europcar ha siglato una partnership con Professional Women’s Network (PWN) Global, un’organizzazione grazie alla quale donne con background, culture e professioni diverse possono incontrarsi e fare networking e condividere esperienze per lo sviluppo personale e professionale.
D: Europcar considera la gender balance un tema strategico? Quali impegni concreti e quali strumenti operativi ha adottato a questo fine?
R: La volontà del Gruppo è quella di diventare un modello nel suo settore, valorizzando i talenti femminili e favorendo lo sviluppo professionale delle donne, in linea con la strategia Corporate Social Responsibility (CRS) di Europcar: questo senza trascurare però il fondamentale coinvolgimento degli uomini, il cui engagement nel progetto è importante. Le pari opportunità fanno pienamente parte dei valori corporate di Europcar ed è il cuore della sua cultura aziendale, con un perfetto equilibrio a livello di Gruppo tra uomini (50,3%) e donne (49,7%). A livello manageriale, il gruppo ha, rispettivamente, il 25% delle donne nel proprio consiglio di amministrazione e il 30% nel suo consiglio di sorveglianza. Anche in Italia, si rispecchia una situazione equilibrata a livello organico. Il nostro impegno è di stimolare la popolazione femminile a mettersi in discussione, ad avere la forza e la volontà di mettersi in gioco: abbiamo tutta una serie d’iniziative che coinvolgono l’azienda a livello globale, strumenti come il mentoring o progetti di formazione o ancora eventi di networking, per rendere la gender balance più facile da implementare.
D: L’attenzione interna per la Diversity può diventare verso l’esterno anche uno strumento di corporate branding e di business? WomenCar vi consentirà di intercettare una nicchia di mercato in piena ascesa?
R: La controllata spagnola del gruppo ha lanciato un’offerta denominata WomenCar con soluzioni dedicate e chiavi in mano per soddisfare le aspettative femminili in tema di mobilità: prevede ad esempio il servizio di consegna a domicilio e la copertura assicurativa premium incluse nell’offerta, oltre alla garanzia del modello di vettura selezionato. Lanciato a fine 2015 In Spagna, questo approccio sarà esteso anche in Italia verso fine anno. WomenCar è solo un primo step che ci consentirà di coinvolgere una nicchia di mercato, quella delle donne, su cui ci stiamo affacciando in via sempre maggiore.