D’Amante investe sul lavoro delle ragazze: campus e (prime) 18 assunzioni

d'amanteUn corso di formazione per 35 ragazze dai 18 ai 26 anni, tutte disoccupate da almeno sei mesi o alla prima esperienza lavorativa, provenienti da tutta Italia e ospitate al collegio Universitario Don Mazza di Padova con vitto e alloggio. D’Amante, azienda veneta del settore preziosi con 41 punti vendita sul territorio nazionale, ha concluso la prima esperienza del D’Amante Campus con le prime 18 assunzioni. Perché solo ragazze? “Perché l’azienda è al 96% femminile”, spiega con il fondatore Fabio Verdini il direttore delle risorse umane Andrea Pasquinelli, uno dei rari uomini.

Le giovani sono state selezionate dall’agenzia Job Select dopo un annuncio diffuso anche sui social. Per loro 200 ore di formazione, una indennità di 3 euro l’ora finanziati dall’Inps in due tranche, lezioni su tutti gli aspetti fondamentali della vendita nel settore della gioielleria – dalla psicologia al meccanismo degli orologi e nozioni di gemmologia – e, da novembre. Al termine del percorso formativo le ragazze hanno completato 480 ore di tirocinio professionalizzante (dal 9 dicembre 2015 al 23 marzo 2016) nel punto vendita più vicino alla città di residenza. Il tutto grazie alla collaborazione con la Regione Veneto, che ha reso il progetto possibile (con le delibere di Giunta 2125 del 10 novembre 2014 e 2747 del 29/12/2014).

DAMANTE-confstampaLara Borgo è una delle ragazze che dopo lo stage ha ricevuto l’offerta di un contratto, “accettata senza pensarci due volte. Sono partita per Padova, dove sono rimasta per un mese, per imparare, assieme ad altre ragazze provenienti da diverse regioni d’Italiana, il mondo del commercio. Grazie alla competenza dei professori e alla loro pazienza abbiamo capito la realtà nella quale ci saremmo trovate una volta arrivate nel punto vendita, il rapporto da instaurare con il cliente, le tecniche di vendita e l’importanza dell’empatia per capire le vere esigenze di chi acquista. Altri professori invece, ci hanno aiutato a comprendere, in modo più specifico, il mondo della gioielleria illustrandoci i vari materiali con cui ci saremmo trovate a contatto diretto , partendo dallo studio di leghe fino a quello del diamante. Alla fine del percorso, noi ragazze non solo ci siamo ritrovate con un bagaglio personale ricco di informazioni importanti, ma ci siamo anche unite come gruppo, ragion per cui la fine del campus è stato un momento difficile da superare per tutte”.

Martina invece è di Sacile, provincia di Pordenone: “Ho iniziato il mio stage nel punto vendita della mia città il 9 dicembre, ci avevano avvisato durante il campus che saremo entrate in negozio nel periodo più frenetico ovvero, il Natale, e così è stato. Per fortuna ho avuto delle colleghe subito pronte ad insegnarmi con molta pazienza: mi hanno preparato per la folla dei regali all’ultimo minuto. La mia prima vigilia di Natale passata in negozio è stata divertente, ma allo stesso tempo molto stancante: eravamo in cinque  e non c’è stato nemmeno il tempo di rivolgerci la parola tra di noi. Nonostante la stanchezza siamo state soddisfatte del lavoro svolto, soprattutto io che mi sono resa conto di quanto ho imparato. Poi sono arrivati i saldi e poi ancora San Valentino…”.

Fabio Verdini, presidente e fondatore di D’Amante, non esclude di ripetere l’esperienza (per le selezioni basta tenere d’occhio il sito e i vari social): “In un periodo in cui le opportunità per i giovani sono costantemente ridimensionate, andiamo in controtendenza e puntiamo proprio sui giovani, quelli più bravi e competenti, per consolidare una squadra già vincente. Ringraziamo le istituzioni, in particolare la Regione, per gli strumenti che ci hanno reso disponibili e per la costante presenza a fianco delle aziende, al fine di sostenerle in un’ottica di crescita e di sviluppo che guarda al futuro. E i giovani sono il nostro futuro.”