Le donne sono geneticamente più portate a fare le pulizie? Alla domanda posta seriamente in una nota trasmissione radiofonica saprebbe rispondere il mio aspirapolvere, che mi denuncerà per stalking per quante ore sono in grado di fissarlo, rimandando il momento di accenderlo. So fare passare diversi giorni in questa attività. No, le donne non sono geneticamente portate per le pulizie.
Magari sono geneticamente portate per altro, tipo, mi piace pensare in grande, costruire un mondo migliore. Almeno con i piccoli gesti che sono in nostro potere. A me per esempio piace acquistare i libri di storie per bambini che venditori generalmente di colore propongono per strada. Mi piacciono quei libri che raccontano la diversità e mi piace che lo scambio con queste persone avvenga attraverso un gesto commerciale che ci mette sullo stesso piano, nessuna elemosina per dirla chiaramente. L’ultimo che ho comprato parla di Modu, un ragazzino che dal Senegal arriva in una metropoli europea e ha qualche difficoltà con i compagni di classe, ma una ragazzina di nome Sofia lo avvicina, le distanze si ridimensionano e i due cominciano a parlare parlare…Leggo a Francesco. Modu dice “Mica mio padre lavora nella Savana! Lui è un importante architetto e mia madre non deve andare a caccia per farci da mangiare ah ah ah!”
Nel disegno, il papà professionista è seduto davanti a un computer, la mamma gli è di fronte in piedi con un cesto di frutta e verdura sulla testa. Mi irrigidisco.