Negli ultimi 10 mesi, da quando siamo genitori,mio marito ed io, non sempre siamo “sul pezzo” come una volta. Così, l’altra sera, mentre con un orecchio controllavamo che il figlio appena addormentato non si svegliasse, con l’altro abbiamo captato mezza frase dal tg: “Obbligo di fedeltà”. Dando per scontato che il tema fossero le unioni civili, la nostra indignazione si è subito manifestata.
“Ma sono impazziti?”, ho detto io. “Che umiliazione!”, mi ha subito fatto eco lui. “Una cosa così non dovevano farla!”, ho rincarato la dose, alzando il tono della voce (e rischiando l’irreparabile: il figlio che si sveglia). “Non posso davvero credere che siano voluti entrare così nell’intimo”, ha proseguito lui.
Sì perché noi, sposati dal 2009, ci siamo davvero indignati pensando che nella discussione della legge sulle unioni civili si fosse voluto inserire l’obbligo di fedeltà. Perché, abbiamo argomentato sempre più infervorati, è ridicolo voler regolare con la legge un aspetto talmente intimo e privato della vita di una coppia, ha un sapore medievale, antico e anacronistico. E perché farlo nell’ambito di una legge sulle unioni civili? Per ipotizzare che se non c’è il matrimonio le coppie siano automaticamente più infedeli? Uno scandalo! La fedeltà può essere un valore, può essere una scelta, ma attiene all’ambito delle scelte di ogni singolo, di ogni coppia, alla storia di ognuno. Cosa c’entra una legge con tutto questo?
E così, felici di essere d’accordo nella nostra indignazione e nella condivisione dei valori, ci siamo messi a cenare mentre iniziava un altro tg. E lì abbiamo capito.
Abbiamo capito che l’obbligo di fedeltà era stato tolto dalla legge in approvazione, non inserito, affinché le unioni civili somigliassero un po’ meno al matrimonio. Una mossa strumentale nell’ambito della discussione parlamentare della legge, quanto ipocrita sia ancora la nostra società (che le leggi rispecchiano) e quanto poco eravamo stati attenti quando al nostro matrimonio ci sono stati letti gli articoli del Codice Civile che ci riguardano.
Ora c’è un disegno di legge presentato da alcuni senatori Pd per eliminare dall’articolo 143 del Codice Civile il riferimento all’obbligo reciproco di fedeltà dai coniugi. Chissà, magari così i conti tornano in pari, almeno un po’.