24 Maggio 2023

Dall’Afghanistan all'Italia grazie ai corridoi lavorativi

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    La mattina del 23 maggio un volo speciale proveniente da Islamabad è atterrato a Ciampino. Al suo interno viaggiava un gruppo di 9 rifugiati afghani che sono stati  accolti nel nostro Paese grazie all’attivazione, per la prima volta, di corridoi lavorativi. Si tratta di un progetto pilota, reso possibile grazie a Caritas e a Consorzio Communitas e che Fondazione Pangea Onlus ha fortemente sostenuto. Tra i professionisti arrivati in Italia ci sono un ingegnere civile, un'informatica, una graphic designer, un addetto al controllo qualità e altri profili ancora. Lavoreranno tra Firenze e Milano e in Italia sono...

29 Luglio 2022

L’allarme di Pangea: "Bene arrivo afghani ma ancora persone a rischio morte"

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  C’è soddisfazione per il recente arrivo a Fiumicino di 230 afghani grazie ai corridoi umanitari. Hanno plaudito le istituzioni, i cittadini e le associazioni non governative. Ma, avverte Fondazione Pangea Onlus, che opera a Kabul da 20 anni, tra le prime presenti in Afghanistan già dai primi anni 2000, l’emergenza non è finita. Lanzoni: "Grazie a chi si è attivato ma la situazione resta complicata"Ringraziamo – dichiara Simona Lanzoni, vicepresidente di Pangea Onlus - chi si è attivato per sbloccare questa primo spiraglio di corridoi umanitari. Ma non dimentichiamo che la situazione resta complicata, perché ci sono...

31 Agosto 2021

Pangea: "Al lavoro per riaprire a Kabul, il nostro Stato aiuti le donne afghane"

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      Pangea, organizzazione no profit da 20 anni a Kabul, lavora già per riaprire l'ufficio in Afghanistan per stare al fianco delle donne, l'anello più debole della società. Una volta messo in sicurezza in Italia lo staff afghano e avviate le azioni per seguire i profughi giunti nel nostro Paese, l’associazione lancia inoltre un appello al nostro governo, alle nostre istituzioni affinché si pensi ad aiutare le donne afghane che vogliono fuggire con appositi corridoi umanitari, laici, di genere.     “Gli uomini - racconta la vicepresidente Simona Lanzoni  - hanno più possibilità di scappare e quindi servono corridoi...

08 Settembre 2016

Oltre il velo: come lo skate è diventato uno sport popolare tra le bambine in Afghanistan

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Vestiti tradizionali e hijab sotto. Caschetto e protezioni sopra. Così le bambine afghane imparano un nuovo sport: lo skate. In Afghanistan, dove poche donne guidano un'auto, andare in bicicletta è ancora un tabù culturale, giocare a calcio o fare volare un aquilone sono "attività da maschi", lo skateboard fa divertire le bambine che sfrecciano sugli halfpipe e imparano a fare gli ollie. Senza paura, come solo i bambini sanno fare. E' tutto merito di Skateistan, organizzazione no profit nata nel 2007. Nove anni fa lo skateboarder australiano Oliver Percovich è arrivato a Kabul. Nella sua vita ha viaggiato in oltre 50 paesi del...