#illavorochenoncé me lo invento col crowdfunding

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Lavorava già negli Stati Uniti, Chiara Rota, quando tutti le chiedevano com’è che si cucina un determinato piatto, visto che lei era italiana. Con pazienza, per tutti Chiara elencava gli ingredienti, e intanto nella sua testa pensava a un nuovo business. Chiara oggi ha 33 anni, una figlia, una laurea in ingegneria gestionale che le è servita a mettere in piedi un business plan inattaccabile e un fatturato di 200mila euro all’anno. La sua lista verbale degli ingredienti è diventata My Cooking Box: un cofanetto con dentro tutto il necessario, dosato al punto giusto, per realizzare un piatto tipico regionale. Dai pici al tartufo per due ai mezzi pacchetti alla ventresca per cinque. «La gente ha l’abitudine di acquistare per prodotto, e spesso si ritrova con la dispensa piena ma senza quell’ultimo ingrediente necessario per realizzare il suo piatto preferito – racconta Chiara Rota – quindi, perché non cambiare questo processo e indurre il consumatore ad acquistare per ricetta?».

chiara-rotaServono parecchi soldi, però, per inventarsi il #illavorochenoncè e trasformare in un business una passione come quella per cucina. E Chiara li trova, tutti, con il crowdfunding. Prima presenta la sua idea di business a un tavolo tematico per future donne imprenditrici durante l’Expo 2015 di Milano. Poi sbarca su CrowdFundMe: il budget di 50mila euro che si era prefissata viene raggiunto in neanche venti giorni e alla chiusura della campagna la sua startup si ritrova con un overfunding del 400%. Fanno 150mila euro in più del previsto.

Con il ricavato della raccolta fondi e altri due soci, Francesca Pezzotta e Alessandro Riva, Chiara Rota costituisce Ricetta Italiana Srl e comincia a vendere le sue box: sul sito www.mycookingbox.it, sul canale “Made in Italy – Gourmet” di Amazon e in alcuni negozi enogastronomici. «Il fatturato 2017 si è attestato intorno ai 200mila euro, un grande successo rispetto alla mediana dei fatturati delle startup», racconta l’ingegnere gestionale che ancora c’è in lei. Inizialmente, per Chiara My Cooking Box è solo un secondo lavoro, poi l’accelerazione del business la porta a dedicarsi a tempo pieno a questa attività.

E siccome squadra che vince non si cambia, Chiara – che vuole ingrandirsi e schiacciare il piede sull’acceleratore dell’export – questo mese ha lanciato una nuova campagna di crowdfunding, questa volta sulla piattaforma Mamacrowd. Obiettivo dichiarato: aprire entro la fine dell’anno un primo punto vendita monomarca a Milano e, nel giro di cinque anni, altri quattro shop fra Germania e Gran Bretagna. La cifra da raccogliere? 200mila euro. Ma ad oggi, sul sito di crowdfunding, siamo già al 179% della cifra. Il binomio food italiano + digitale funziona.

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