“The other pair”: 2 bambini e un paio di scarpe nel corto di una regista ventenne

img_3292

Vi ricordate quando da piccoli indossavamo per la prima volta un paio di scarpe nuove? La gioia di poter “sfilare” con il nuovo acquisto, magari in un giorno di festa. L’orgoglio per quello che ci sembrava il più bel paio di scarpe in circolazione ma anche il terrore di sporcarle: così vicine a terra, col rischio di macchiarle giocando o che venissero pestate da qualcuno.

Il corto “The other pair” in meno di cinque minuti ci fa assaporare di nuovo quel mix di sentimenti infantili ma, ancora più importante, ci mostra – o ricorda? – anche l’esistenza di un altro mondo: quello di chi vive in condizione di indigenza. Situazioni di fragilità dove anche l’essenziale, come un paio di scarpe per un bambino, non è scontato e dove le poche cose che si possiedono possono essere perdute da un momento all’altro. Un mondo che dalla sicurezza delle nostre case spesso tendiamo a dimenticare.

“The other pair” è il primo lavoro della giovane regista egiziana Sarah Rozik che per questo cortometraggio, essenziale ed emozionante, nel 2014 a soli 20 anni ha vinto il Silver Djed Pillar, premio speciale della giuria, al Luxor Egyptian and European Film Festival. La filmaker, oggi 23enne, si è laureata all’Alto Istituto del Cinema in Egitto nel 2013 e ha un diploma in musica al Conservatorio del Cairo.

Ispirato ad un aneddoto preso dalla vita Gandhi, il cortometraggio ruota attorno alla storia di due bambini di una caotica città mediorientale. Uno, presumibilmente figlio di una famiglia benestante, possiede un paio di scarpe nuove, nere e lucide. L’altro invece non possiede nulla se non un paio di lise ciabatte infradito in gomma. È su quest’ultimo che si apre il corto. Una delle due infradito è così rotta che è inutilizzabile. Il bambino deve trascinare il piede per non perderla ma è l’unica cosa che gli permette di non camminare a piedi scalzi per strada. Stanco di camminare trascinandosi la ciabatta, il povero ragazzino si siede per cercare di dargli una sistemata. E a questo punto succede qualcosa inaspettato.

  • Valerio Guagnelli Scanzani |

    Una banale pubblicità della Adidas.

  • Teresa |

    Viva l’amore e il divino che esiste in noi

  Post Precedente
Post Successivo