Rifugiati, un’opportunità lavorativa in Italia in farmacia

La possibilità di una nuova vita in Italia. Quello che cercano i rifugiati ucraini che a seguito degli attacchi della Russia hanno lasciato il loro Paese e sono partiti per cercare salvezza in Europa. Proprio nel giugno scorso il Consiglio europeo ha adottato una decisione con cui proroga, fino al 4 marzo 2026, la protezione temporanea concessa a oltre 4 milioni di ucraini in fuga dalla guerra di aggressione russa.

Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio 2022, il flusso di rifugiati in fuga verso i Paesi europei è stato in costante ascesa fino ad arrivare nell’aprile 2023 a 8.174.779. Tra questi i rifugiati ucraini che hanno chiesto la protezione temporanea in Ue erano 5.047.700. L’Unhcr precisa però che si tratta di una stima, nel conteggio potrebbero essere incluse anche registrazioni multiple della stessa persona in due o più Paesi Ue; registrazioni incomplete o registrazioni di rifugiati che si sono trasferiti poi al di fuori dell’Europa. Se si fa una fotografia ad oggi i rifugiati ucraini in Unione europea risultano essere 6.191.800, di cui la maggior parte ha riparato in Polonia e Repubblica Ceca. In Italia, secondo i dati pubblicati sul sito di Unhcr, ci sarebbero circa 200mila ucraini che hanno fatto richiesta di asilo.

L’iniziativa de Lafarmacia

Fra le tante iniziative in supporto ai rifugiati ucraini, si annovera anche quello de Lafarmacia, retail di farmacie in Italia e che fa capo a Hippocrates Holding. La catena di farmacie ha deciso di assumere 14 farmacisti ucraini con l’obiettivo di offrire loro non solo una opportunità lavorativa ma anche un supporto concreto ai professionisti ucraini colpiti dal conflitto. La decisione di procedere con queste assunzioni ha anche l’obiettivo di sottolineare il ruolo civile del farmacista.

Le assunzioni di 14 farmacisti rientra nell’ambito di una iniziativa più ampia portata avanti da Lafarmacia, “Progetto Ucarina”. Un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di supportare l’integrazione nel mercato del lavoro italiano dei farmacisti ucraini colpiti dal conflitto e scappati dalla guerra per trovare riparo nel nostro Paese. Grazie alla stretta collaborazione con le istituzioni italiane e ucraine, Lafarmacia. è in grado di offrire un supporto concreto a livello amministrativo, burocratico e sociale ai partecipanti per il riconoscimento e la conversione dei loro titoli di studio e della qualifica professionale, un passo essenziale per tornare ad esercitare la loro professione anche in Italia, garantendo loro un “ritorno alla normalità”. Basti pensare che molte di loro, a causa della mancanza del riconoscimento del loro titolo di studio svolgevano mansioni principalmente come badanti o cameriere.

Questa prima fase del progetto ha coinvolto solo partecipanti di sesso femminile, poiché molti uomini ucraini sono ancora impegnati nella leva militare. L’iniziativa però è aperta a tutti i professionisti qualificati per offrire pari opportunità lavorative e supporto amministrativo ai professionisti.

Lavoro e formazione

I nuovi assunti, provenienti da diverse regioni dell’Ucraina, sono stati inseriti nelle farmacie del gruppo situate in Lombardia, Veneto, Marche e Friuli-Venezia Giulia, ricoprendo ruoli diversi: da farmacisti collaboratori ad addetti vendite e magazzino.

«Il Progetto Ucraina – spiega Davide Tavaniello, co-ceo di Hippocrates Holding – è una grande opportunità per tutti. I farmacisti ucraini sono costretti a lasciare il loro Paese e spesso a svolgere lavori non in linea con la loro formazione. Questa iniziativa dà la possibilità di riprendere la propria attività; ma rappresenta anche una opportunità per i nostri farmacisti che avranno l’occasione di arricchirsi e di  confrontarsi con colleghi che hanno diverse esperienze. Per Lafarmacia. significa inserire nuova forza lavoro qualificata in un periodo storico difficile per il reperimento di personale. Infine, anche per i nostri clienti/pazienti che possono contare su altre figure professionali altamente qualificate».

Lafarmacia si impegna a fornire a tutti i farmacisti ucraini assunti un supporto completo che include corsi intensivi di lingua italiana, assistenza burocratica e amministrativa per il riconoscimento dei titoli di studio e – ove possibile – un alloggio o un supporto concreto per facilitare il loro trasferimento. Inoltre, il gruppo si sta adoperando affinché tutti i contratti a termine possano essere trasformati in contratti a tempo indeterminato, offrendo così ai nuovi colleghi solide prospettive di crescita future.

«Vogliamo che i nostri nuovi colleghi si sentano a casa, e possano esprimere al meglio il loro potenziale concentrandosi sulla loro attività professionale – aggiunge Rodolfo Guarino, co-ceo di Hippocrates Holding -. Il nostro obiettivo è creare un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, in cui tutti possono crescere professionalmente e umanamente».

Ritrovare fiducia in sé stessi

Il progetto prevede anche il coinvolgimento di Maryna Khomenko, dottoressa in farmacia e cittadina ucraina con una pregressa esperienza amministrativa presso il consolato ucraino in Italia. Da aprile 2024 è entrata a far parte del team di Lafarmacia. per assistere i candidati su tutte le attività amministrative e burocratiche, gestire i rapporti con le autorità diplomatiche e svolgere i colloqui in lingua italiana ed ucraina. Maryna è il punto di riferimento per i farmacisti ucraini nel nostro paese.

«La finalità di questo progetto non è solo aiutare i farmacisti ucraini a superare le barriere burocratiche nel loro percorso verso l’impiego in Italia. È soprattutto un sostegno concreto per tutti i miei compatrioti che sono stati costretti a lasciare le loro case per sfuggire agli orrori della guerra, offrendo loro la possibilità di ritrovare fiducia in sé stessi e la gioia di tornare alla propria professione» ha spiegato Khomenko.

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