Un regista, un viaggio e una telecamera per documentare Una bici per la scuola, il progetto di Interlife – Onlus milanese che opera nella Cooperazione Internazionale – che in India dona biciclette alle bambine per garantire loro la possibilità di raggiungere la scuola in sicurezza, al riparo dal rischio di violenze e rapimenti. Parallelamente a questo progetto è partita da poco una raccolta fondi per donare ulteriori 500 biciclette da destinare a quelle bambine che, troppo spesso, sono costrette a non poter frequentare la scuola perché troppo distante dal loro villaggio.
India al 127° posto del Global Gender Gap Report 2023
Introdotto per la prima volta nel 2006 dal World Economic Forum per valutare i progressi verso la parità di genere di tutti i paesi del mondo e confrontare i divari di genere in quattro aree specifiche (opportunità economiche, istruzione, salute e leadership politica), il Global Gender Gap Report 2023 mostra l’India al 127° posto su 146 paesi, in salita di otto posizioni rispetto al 2022 (+1,4%), con un parziale recupero verso i livelli del 2020. Il Paese – si legge nel rapporto – ha raggiunto la parità di iscrizioni a tutti i livelli di istruzione, colmando per ora il 64,3% del divario di genere complessivo. Tuttavia, solo il 36,7% ha raggiunto la parità in termini di opportunità economiche.
Può una bicicletta cambiare il futuro di una bambina?
Per le bambine indiane che vivono nella zone rurali, affrontare da sole il tragitto villaggio-scuola e ritorno è, oltre che stancante, anche molto pericoloso. Questo è uno dei motivi principali per cui le famiglie scelgono di non far proseguire gli studi alle loro figlie. Ecco perché la bicicletta diventa non solo un mezzo per spostarsi in rapidità e sicurezza ma anche strumento di libertà ed emancipazione. Arul Princiya è una bambina che vive nel villaggio di Kamatchipuram nel Tamil Nadu, lo Stato più meridionale dell’India al decimo posto per grandezza e al sesto per densità di popolazione. La scuola di Arul si trova a quasi 8 km da casa. Anche sua sorella maggiore deve affrontare lo stesso tragitto, 16 km al giorno. E poi c’è Rekha, del piccolo villaggio Hanumantharayankottai – nel distretto di Dindigul (Tamil Nadu) – la cui scuola dista ben 10 km dal suo villaggio. E questo la costringe ogni giorno a camminare quasi 3 km da casa fino alla fermata dell’autobus per andare a scuola, e a tornare tardi la sera per via della mancanza di mezzi di trasporto.
“Una bici per la scuola”
Da alcune settimane, il fotografo e regista Virginio Favale sta attraversando in bicicletta le aree rurali più povere proprio dello Stato del Tamil Nadu, dove Interlife opera dal 2008 fornendo strumenti e formazione per l’avvio di attività generatrici di reddito attraverso un nuovo modello di sviluppo responsabile, sostenibile e partecipato, il Toolkit, creato per raggiungere tre macro obiettivi:
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ridurre denutrizione e malnutrizione per le famiglie e le comunità;
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incrementare l’economia rurale aumentandone la produttività e diversificando le produzioni in funzione del mercato, favorendo così la nascita di nuovi imprenditori agricoli e riducendo, allo stesso tempo, il fenomeno dell’emigrazione rurale verso le città e il relativo incremento del numero dei cosiddetti “poveri urbani”;
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innescare un circolo solidale virtuoso all’interno della comunità: il beneficiario, infatti, dopo aver migliorato la vita della propria famiglia, deve confezionare un nuovo Toolkit con i prodotti e le entrate derivanti dalla propria attività, e donarlo a sua volta ad un’altra persona bisognosa affinché riceva le stesse opportunità, competenze e tutto l’occorrente per uscire dalle difficoltà e migliorare la propria condizione di vita.
L’assegnazione del Toolkit si basa su criteri di vulnerabilità quali:
- il livello di povertà;
- la situazione di sicurezza o insicurezza alimentare;
- casi particolari di fragilità o discriminazione (disabilità / transgender);
- situazione familiari con bambini a rischio di sfruttamento lavorativo;
- abbandono scolastico e malnutrizione;
- target specifico (donne sole, giovani, anziani).
Compatibile al 90% con i 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu, il Toolkit Interlife si è dimostrato, negli ultimi anni, un modello vincente di sviluppo dei paesi a basso reddito. I risultati raggiunti – presentati nell’ultimo report della Fondazione Etisos – mostrano che l’84% dei beneficiari è passato da 1 a 3 pasti al giorno; l’aumento della scolarizzazione (il 100% dei bambini delle famiglie beneficiarie del Toolkit va a scuola); che accessibilità e istruzione sono superiori per il 78% delle famiglie beneficiarie; un incremento delle entrate pari al +108% del reddito.
Passaggio in India
Il viaggio del regista italiano è anche l’occasione per girare il documentario “Passaggio in India”, che racconterà la vita delle bambine coinvolte nel progetto di Interlife: “In questo momento mi trovo nel distretto di Dindigul e vedo coi miei occhi che la bici può salvare una vita, concretamente. La molla che ha mosso tutto il progetto è scattata un anno fa quando abbiamo ricevuto i primi video che documentavano la consegna delle prime biciclette. Tra i tanti, mi colpì quello dove una ragazzina di circa 12 anni davanti a questo dono fece un sorriso bellissimo. In quel momento capimmo che dovevamo fare qualcosa in più. Durante le riprese abbiamo conosciuto Adalia, una ragazza che vive con la zia, la nonna e i tre cuginetti. E che probabilmente sarà la protagonista del documentario. Mi ha colpito come sua zia le preparava i capelli prima di andare a scuola, intrecciandoli da ambo i lati per formare una sorta di cerchio, e curando di tutto punto anche il vestiario. Come se ogni giorno di scuola fosse una festa”.
Tutto il documentario ruoterà intorno alle bambine e al loro quotidiano, per poi allargare lo sguardo alle famiglie e alla comunità, testimoniando l’impatto positivo del modello Toolkit grazie al passaggio da beneficiario a beneficiario, con un effetto di catena solidale: “Il nome che abbiamo scelto per il progetto non è casuale – ha detto Giorgia Gambini, presidentessa di Interlife – perché Passaggio in India racconta tanto del nostro lavoro: da un lato è il passaggio in bicicletta, simbolico, verso la scuola e la libertà. Ma allo stesso tempo ricorda anche il passaggio del Toolkit da beneficiario a beneficiario e la catena di sviluppo solidale che inneschiamo con il nostro lavoro”.
Per informazioni sul progetto e su come contribuire per donare una bicicletta: https://www.interlife.it/bici-per-la-scuola
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