Livigno, meta green dove in estate si vola in sella a una bici

L’arrivo a Livigno è fatto di blu e di verde. Qui l’estate sembra avere un ritmo tutto suo e anche la montagna si trasforma per accogliere appassionati di esplorazioni in bicicletta. Visitare Livigno in sella a una mountain bike è una delle esperienze più vicine al volo che si possa fare. E non si tratta di un’esperienza riservata a ciclisti professionisti, ma anche a chi è solo un ciclista amatoriale grazie alla disponibilità di tutte e tutti possono raggiungere la vetta anche grazie alla disponibilità di e-mtb.

Livigno, con il suo mountain park Carosello 3000, e fa della montagna un’occasione per farsi conoscere attraverso le storie di chi la abita o finisce per amarla per qualche giorno. Lo si capisce all’istante seguendo le guide del posto, proprio come ha fatto Alley Oop accompagnata da Camillo Bertolini e Giuseppe Palombi. 

Il percorso trail

Dalla cabinovia di Carosello 3000 si arriva fino in vetta, dove si apre il panorama sulle valli e sulle cime tenute insieme da circa 50 chilometri di tracciato per biciclette. Quassù anche i bambini possono godersi l’ambiente outdoor all’interno del Moki Parki, Anche i bambini possono poi godersi la montagna al Moki Park, una kids adventure area sviluppata su due livelli: il livello superiore è dedicato ai bambini più grandi (6-12 anni) e comprende un percorso avventuroso e delle slack line dove apprendere l’equilibrio e una piramide di 3 metri dove approcciarsi all’arrampicata. Al livello inferiore, collegato al primo grazie a uno scivolo, si trova l’area dedicata ai bambini più piccoli (3-6 anni) che contiene un facile percorso d’equilibrio, un percorso mini-bike, un’area con piccoli mezzi da cantiere, altalene, casette e simpatici animali in legno.

Per gli adulti invece, nonché per i bambini a partire dai dieci anni circa, la parte senza dubbio più divertente è quella del trail con curve, paraboliche e slanci che definiscono il terreno, ora roccioso ora più dolce.

Si pensi per esempio a Lonely Planet, un single trail escursionistico caratterizzato da spettacolari viste panoramiche sulla Val Federia. Il suo tratto finale si congiunge poi al Roller Coaster che, come lascia intendere lo stesso nome, è una vera e propria montagna russa sul lago di Livigno e sui passaggi all’interno del bosco. Si tratta del trail preferito dalla leggenda della mtb Hans Rey. È stato proprio lui dopotutto a idearne alcuni sentieri, rendendo il bike park di Carosello 3000 l’unico percorso flow country puro disponibile in Italia.

Direzione Madonon per guardare Livigno dall’alto

Rientrati alla cabinovia, l’avventura può proseguire ancora verso il Madonon, il punto da cui guardare dall’alto l’intera Livigno raggiungendo con un colpo d’occhio le montagne del gruppo Ortles – Cevedale fino alle cime del Bernina. Alle spalle del Madonon si trova uno dei baitel più famosi della zona, dove ogni esploratore e sportivo trova sempre un caffè pronto o una storia a cui mescolare la propria. Con il termine “baitel” si intende un rifugio sempre aperto e pronto ad accogliere chiunque raggiunga la vetta per garantirgli una sosta rigenerante.

Ma i modi per ripagare la fatica dell’avventura non mancano neppure a bassa quota: Aquagranda è per esempio la regina del relax, con la sua esperienza nel benessere e nella preparazione atletica, al punto da diventare nel 2022 anche centro di preparazione olimpica.

E a proposito di attenzione alla salute di corpo e mente, le proposte di Carosello 3000 includono anche le cosiddette Top Experience che combinano una sessione di yoga all’alba sul tetto della montagna, o una escursione a piedi, a una colazione ricca di piatti dolci e salati tipici della tradizione valtellinese.

Livigno, meta sostenibile

La natura a Livigno è presenza determinante, definisce le attività e il concetto di sostenibilità che qui è una cosa trasversale, si sente a ogni livello dell’esperienza turistica. Dopotutto questa località è conosciuta come il Piccolo Tibet, che oggi è al centro di un modello di mobilità sostenibile volto a incoraggiare l’uso del trasporto pubblico grazie al progetto europeo Interreg Omnibus 4.0 che garantisce collegamenti a tariffe agevolate su tratte che collegano la Lombardia alla Svizzera. Gli spostamenti a basso impatto sull’ambiente sono un obiettivo prioritario per Livigno, che ha investito nella promozione di mezzi di trasporto “puliti” e nell’installazione di colonnine per la ricarica di auto e bici elettriche.

Si pensi che già dal 2019 Livigno è un comune plastic free con l’obbligo di utilizzare alternative alla plastica all’interno delle strutture pubbliche e ricettive. In tal senso, tra le attività che più incuriosiscono i turisti, c’è per esempio il Plogging. Parliamo di una pratica che arriva dalla Svezia e che consiste nella raccolta dei rifiuti mentre ci si gode una passeggiata all’aria aperta.

Le strutture e i centri di informazioni  turistica aderenti all’iniziativa hanno a disposizione i kit composti da zaino, bastoncini da trekking, guanti e pinza. Durante l’escursione si possono così raccogliere gli eventuali rifiuti che si trovano sul proprio cammino e, una volta terminata la gita, si scannerizza il Qr code sulle apposite aree di deposito, si inserisce il codice del sacchetto ricevendo un gadget presso l’infopoint. I rifiuti vengono poi differenziati dal personale della città.

In questa direzione verde il Piccolo Tibet continuerà a muoversi anche in vista delle prossime Olimpiadi 2026, le prime green della storia grazie a investimenti che rispettano l’ambiente.

Una località, quindi, con la voglia di evolversi di stagione in stagione per garantire ai viaggiatori nuove esperienze per un soggiorno a contatto con la natura. In questo modo Livigno, che è ormai punto di riferimento per campioni mtb come Hans Rey e campionesse enduro come la livignasca Jessica Bormolini, si è presa il suo posto anche nel cicloturismo internazionale attraverso un’alternativa alla sua offerta sciistica invernale che l’ha resa a tutti gli effetti meta di punta di viaggi sostenibili.

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