Fumetto, striscia alle donne: i dieci anni di Bande de Femmes

Grafica di Simone Tso

Parola, anzi striscia alle donne. Ha compiuto dieci anni Bande de Femmes, il festival femminista di fumetto e illustrazione promosso a Roma dalla libreria Tuba e curato da Sarah Di Nella, Ginevra Cassetta e Marta Capesciotti. Dal 1° all’8 luglio, il quartiere del Pigneto si è riempito di libri, dibattiti, mostre e idee.

Le curatrici del Festival. Foto di Caterina Lorenzetti

Appuntamento ormai fisso dell’estate romana, Bande de femmes 2023 – banda di donne (e femministe) nel gioco linguistico con Bande dessinée (il termine francese per indicare le strisce illustrate dei fumetti) – si è aperto il 1° luglio con una mostra diffusa nei luoghi che animano la vita culturale del quartiere Pigneto, che ha visto esporre nomi noti della scena internazionale queer tra cui Frances Cannon, Roma De Las Heras e Cocoriot.

Tra strisce e riviste

Giovedì 6 luglio si è entrati nel vivo: protagoniste degli incontri con le autrici sono state Elisa Seitzinger e Laura Pugno (“Melusina”, Hacca edizioni), intervistate da Sara De Simone; Lorena Canottiere (Battiti- ANIMAls la rivista scomposta, ComicOut) in dialogo con Eddi MarcucciKalina Muhova (“Fuori casa”, MalEdizioni) con Serena Fiorletta, Roma De Las Heras (“Anarquía relacional. Una novela gráfica”, Continta me tienes) con Beatrice Gusmano; Frances Cannon con Lorenza Accardo. In chiusura, Cocoriot ha disegnato dal vivo.

Fumetti, fanzine e live painting

Il 7 luglio, dopo l’aperitivo “Facciamo rete” per mettere in connessione le artiste, è stata la volta di Claudia Palmarucci (“Focolare domestico”, Strane edizioni) in dialogo con Alessandra Pigliaru, della presentazione con Giulia Vallicelli dell’ultimo numero di Urbikerz, fanzine tutta al femminile, di Moa Romanova (“Goblin girl”, add editore) a colloquio con Sara Marini e di Lina Ghaibeh con Luce Lacquaniti, e il live painting di Silvia Righetti in conclusione.

Strisce e pratiche ecofemministe

Ieri la giornata conclusiva in grande stile: la mattina incontro tra Giulia Vallicelli di Compulsive Archive con le wannabe zinNe sulle fanzine e i progetti editoriali do-it-yourself, nel pomeriggio Frad, Claudia Palmarucci e Sonno hanno disegnato dal vivo su supporti removibili alcune buone pratiche ecofemministe da diffondere, ispirate dalle parole di attiviste climatiche di “A Sud”. Poi i dialoghi di Alessia Crocini con Laura Mango (“Come fu che organizzai la mia unione civile”, Asterisco edizioni), Virginia Tonfoni con Silvia Righetti (“Cervello di gallina”, Coconino press-Fandango), Carlotta Vacchelli con Santamatita (“L’ultima estate al cimitero”, Bao Publishing), Malek Bahri con Annalisa Camilli (“Morte di un ragazzo legato al letto”, La Revue Dessinée Italia). E poi Margò Paciotti ha incontrato la giovane autrice tedesca Mia Oberländer (“Anna”, Rulez), alla sua prima edizione italiana, e Leone Orvieto ha dialogato con Nicoz Balboa (“Transformer”, Oblomov edizioni) che ha poi disegnato dal vivo.

La rivoluzione dei femminismi disegnati

Una rassegna colorata e viva, con presentazioni “animate”, traduzione Lis in diretta, traduzioni dalle lingue straniere, live painting. Al centro le opere e le storie di chi ha rotto le convenzioni e ha avuto successo, ma anche quelle delle esordienti al debutto. Segnatevi i nomi, leggete i loro titoli. Perché i femminismi disegnati, come gli altri femminismi letterari e artistici, hanno sempre qualcosa di nuovo da dire: sono finestre aperte su spazi che altrimenti resterebbero nascosti. Racconti non conformi. Sguardi diversi sul mondo. Quanto ne abbiamo bisogno.

***

La newsletter di Alley Oop

Ogni venerdì mattina Alley Oop arriva nella tua casella mail con le novità, le storie e le notizie della settimana. Per iscrivervi cliccate qui.

Per scrivere alla redazione di Alley Oop l’indirizzo mail è alleyoop@ilsole24ore.com