AroundTheBlue, il viaggio-racconto di Giovanni Soldini sulla salute dei mari

“Quando si è in mare e c’è una burrasca, se ne vedono i segni nel cielo giorni e giorni prima. A terra non si vedono perché non si sa che cosa guardare”.

Nelle parole di Ernest Hemingway c’è la stessa voglia di “andare oltre” di AroundTheBlue, un progetto voluto dall’icona della vela italiana, Giovanni Soldini, da anni impegnato nella salvaguardia ambientale.

La salute e la tutela del pianeta in cui viviamo sono una missione che, oggi più che mai, richiede proprio quel coraggio di andare oltre le logiche imposte da coloro che non la ritengono una priorità. Il mare, cuore e culla della vita sulla Terra, è un prezioso regolatore del suo clima nonché primo produttore di ossigeno. Ecco perché capirne lo stato di salute vuol dire capire come sta davvero il Pianeta.

Un’impresa sportiva ed ecologica

Quella di Giovanni Soldini e del suo equipaggio è una missione: navigare per un anno nelle aree più remote e affascinanti della terra e in quelle più compromesse da drammatici cambiamenti climatici. Dagli antichi porti del Mediterraneo alle spiagge tempestose dell’Atlantico, dalle isole dei Caraibi fino all’immenso Pacifico al Mare Cinese e alle baie dell’India, l’imbarcazione di Soldini – un trimarano Maserati Multi70 – veleggerà sulle antiche rotte commerciali coprendo più di 44mila miglia.

Oltre a rappresentare un’impresa sportiva (in questo caso quasi secondaria) AroundTheBlue è anche un’impresa ecologica su una rotta scientifica, entrambe al centro di un progetto multicanale per mostrare e raccontare la bellezza e la fragilità del mare. Durante il viaggio, infatti, Giovanni Soldini incontrerà attivisti, ricercatori, organizzazioni di ricerca ed enti non governativi impegnati nella salvaguardia e nella sostenibilità ambientale. E dal confronto con loro saranno creati materiali e contenuti destinati al web, ai social network e alla realizzazione di un docufilm che uscirà nel 2024 in esclusiva su Prime.

Diario di bordo online

Il viaggio di Giovanni Soldini potrà essere seguito online, tappa dopo tappa, proprio come un diario di bordo. La piattaforma aroundtheblue.org (certificata per la sostenibilità carbon neutral) è stata inaugurata a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Ambiente e dalla Giornata Mondiale degli Oceani. In homepage presenta un planisfero interattivo e un giornale di bordo che consentono di seguire l’intera rotta in tempo reale: dalla partenza da La Spezia all’arrivo in Europa, passando per il Mediterraneo, l’Atlantico, il Mar Dei Caraibi, l’Oceano Pacifico, il Mar del Giappone e della Cina, lo stretto di Giava e Sumatra e il Sudafrica.

Gli obiettivi da raggiungere sono due: dare vita a un punto di riferimento per i temi legati alla salute degli oceani e al cambiamento climatico e costruire una comunità di persone interessate a fare la propria parte nella lotta contro il degrado ambientale, lo sfruttamento intensivo delle risorse, la perdita di biodiversità, l’inquinamento e l’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera.

Ogni tappa verrà raccontata attraverso schede, video, audio e materiali raccolti e montati appositamente per il portale. Al completamento di ognuna, sulla mappa si sbloccheranno contenuti specifici. Sempre in homepage, saranno presenti i dati rilevati attraverso le strumentazioni di bordo e quelli relativi agli obiettivi raggiunti.

Le voci degli scienziati

Il portale AroundTheBlue ospita anche tre aree tematiche dedicate ai contenuti scientifici: la perdita di biodiversità con il sovrasfruttamento ambientale (pesca intensiva, distruzione di habitat, specie aliene, etc,), l’inquinamento chimico e industriale derivato dalle attività umane (plastica, microplastiche, petrolio, agricoltura, etc.) e il cambiamento climatico di cui il mare è protagonista attivo e passivo (acidificazione, scioglimento dei ghiacci e innalzamento delle acque di costa, erosione, rallentamento delle correnti, riscaldamento delle acque).

In ognuna di queste sezioni sono previste interviste a scienziati ed esperti come, ad esempio: Annalisa Bracco, Professoressa di Oceanografia e Clima e Co-Direttore del Programma di Dottorato in Scienza e Ingegneria dell’Oceano al Georgia Tech (Atlanta, USA), Antonello Provenzale, Dirigente di Ricerca e Direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, e, tra gli altri, anche Roberto Danovaro, biologo ed ecologo marino di fama internazionale, Professore ordinario di ecologia all’Università Politecnica delle Marche.

Un’imbarcazione 100% sostenibile

La conservazione e la protezione dell’Oceano è uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite; è quindi fondamentale osservare, misurare e quantificare i cambiamenti in atto del mare. Il trimarano utilizzato da Soldini per questo viaggio, assolve a questo compito.

Si tratta di un’imbarcazione completamente sostenibile e dotata di motore elettrico e pannelli solari. Parliamo del primo trimarano da competizione dotato di strumentazione Ocean Pack, che lo rende un vero e proprio laboratorio oceanografico galleggiante, capace di misurare la temperatura, la salinità, la connettività e la concentrazione di anidride carbonica nelle acque in superficie; tutti dati che, una volta raccolti, vengono validati e messi al servizio della comunità scientifica:

“Quest’anno il trimarano Maserati Multi70 ci accompagnerà per il mondo in un viaggio di ricognizione ambientale – ha spiegato Giovanni Soldinidove raccoglieremo dati utili a monitorare lo stato di salute dell’Oceano, incontreremo team di scienziati e specialisti, e scopriremo quali soluzioni sono allo studio, quali difese stiamo escogitando, quali processi di rigenerazione possiamo attivare e come possiamo impiegare la tecnologia per espandere e accelerare l’azione di contrasto all’impatto del cambiamento climatico. L’Oceano può fornirci tante risposte e ispirare molte azioni decisive”.

Ultimi aggiornamenti

Nonostante il violento temporale abbattutosi di recente sul cantiere navale che ospita l’imbarcazione e che ha rischiato di creare qualche complicazione prima della partenza, è giunto il momento di mettere in acqua il trimarano, testarne l’assetto e accendere il nuovo motore elettrico. In mare, infatti, verrà prodotta energia esclusivamente grazie al sole e al vento:

Stiamo lavorando a quella che potrebbe diventare la vela del futuro –  ha spiegato Claudio Rossi, ingegnere dell’Università di Bologna che ha progettato il motore elettrico e l’impianto energetico – perché su questa imbarcazione abbiamo installato un intero sistema di propulsione composto da un motore, realizzato interamente in Italia, dal sistema elettronico di controllo e di gestione della potenza che viene prodotta dai pannelli fotovoltaici e da un generatore eolico. In questo momento – ha concluso – Maserati è certamente un terreno di sperimentazione tecnologica perché imbarca la tecnologia di punta con la migliore efficienza e prestazione per fare in modo che la barca rimanga la più veloce possibile, cercando di soddisfare il fabbisogno energetico e garantire la sopravvivenza dell’equipaggio in un ambiente estremo”.

Di quanta energia parliamo?

“Il fabbisogno energetico della barca è di 2.5 Kw giornalieri, quantità necessaria per le comunicazioni e la vita di bordo. E il motore è utilizzato soprattutto per le manovre in porto o in caso di emergenza in alto mare”.

E a proposito del trimarano, Giovanni Soldini spiega: “In barca tutto è prezioso: acqua, energia, cibo. Ogni risorsa va gestita con attenzione. Navigando lo impari subito, ma con l’elettrificazione del trimarano mi sono accorto che gli sprechi potevano essere ancora ridotti e certi limiti trasformati in punti di forza. Così ci sono venute idee nuove, abbiamo trovato soluzioni originali e alla fine del processo, oltre ad aver raggiunto l’autonomia che cercavamo, ci siamo accorti di aver compiuto una rivoluzione culturale. In piccolo ho visto succedere quello che dobbiamo far sì che avvenga sul piano collettivo per cambiare insieme la rotta”.

E allora si comincia. Prima destinazione, Mar Mediterraneo: La Spezia, Siracusa, Malta e Gibilterra.

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