Quarantenne, borghese arricchita, principessa moderna, madre amorevole, astuta calcolatrice, moglie impegnata, fashion icon. Le definizioni di Kate si potrebbero moltiplicare e declinare per pagine, perché lei, oggi, rappresenta tutte queste cose insieme e il loro esatto opposto. Eva Grippa, giornalista e royal watcher per passione, dopo aver raccontato Queen Elisabeth in “Elisabetta e le altre”, punta i riflettori sulla queen-to-be Kate Middleton in “Kate. Luci e ombre della futura regina” (De Agostini), tratteggiandone la luminosità pur senza risparmiare le ombre e gli angoli bui.
Di tutte le definizioni, sicuramente la più veritiera è che Catherine Elizabeth Middleton rappresenta, oggi, un’importante risorsa economica per la futura sopravvivenza della monarchia britannica. Perché se la favola d’amore con il principe azzurro esercita ancora nell’immaginario collettivo un’attrazione irresistibile, ciò che affascina le coetanee moderne di Kate è la storia di una magnifica capacità di adattamento e di un’incrollabile dedizione al proprio ruolo. Come scrive Alessia Gazzola nella prefazione del libro, “a mio avviso ciò che traiamo da Catherine non è necessariamente un modello, anche perché sarebbe un modello frustrante proprio in quanto irraggiungibile. Possiamo forse più che altro parlare di spinta, perché se c’è qualcosa che la storia della duchessa di Cambridge può insegnare è proprio l’importanza del rimboccarsi le maniche e di far sempre del proprio meglio”.
Già nel 2013 Time inseriva Kate nella lista delle sue 100 persone più influenti e la sua popolarità non ha fatto che cresce nel tempo, non solo nel Regno Unito e non solo grazie agli outfit indossati con grazia, ma soprattutto per come affronta il suo mestiere: con estrema professionalità. La miglior ambasciatrice del brand “monarchia” in epoca post Brexit. Kate rappresenta per questo una precisa e importante risorsa economica cui è stato assegnato un valore preciso a dieci cifre, una royal fashion influencer che contribuisce a mantenere il bilancio della monarchia in attivo, nonostante i costi di una vita di agi e privilegi.
“Oggi il valore di William e Kate viene calcolato anche sui social: i duchi di Cambridge hanno 12,7 milioni di follower su Instagram e secondo le stime di Forbes questo permettere loro, in via ipotetica, di riscuotere fino a 75.865 dollari per post, per un totale di circa 3,6 milioni all’anno. In combinazione con il loro potenziale reddito su YouTube, dove i due si sono affacciati nel maggio 2021, potrebbero guadagnare oltre sei milioni di dollari all’anno. Kate e William non si fanno pagare, ma questi soldi muovono un giro d’affari a beneficio di brand e associazioni cui i duchi offrono visibilità e presentano la propria immagine” – si legge nel capitolo “Kate effect: quanto vale la futura regina?”.
Kate come Chiara Ferragni, ma con una sottile differenza: quando la bionda italiana indossa un abito, fa da testimonial, si fa pagare e il brand percepisce un guadagno immediato in termini di vendite e di immagine. Quando invece è Kate a generare questa scintilla, i guadagni entrano direttamente nelle case dei brand che, in prevalenza, sono britannici e quindi contribuiscono ad arricchire l’economia del Regno Unito. E se pensiamo che la moda possa essere un argomento frivolo, pensiamo ai riflessi dell’effetto Kate quando si tratta di soft power e di visite in qualità di “ambasciatori non ufficiali della Brexit” all’estero quando le visite reali giocavano un ruolo molto importante nella diplomazia bilaterale del Regno Unito. Ogni visita dei reali è progettata per sostenere obiettivi di politica estera e promuovere legami più stretti in ambiti culturali, economici o politici. Nel libro si ricorda bene quanto il sapiente studio di outfit combinato, il tonal dressing, sia sempre un preciso messaggio politico e mediatico durante le visite nei Paesi esteri.
Anche in questo volume, Eva Grippa ha saputo sapientemente dosare e raccontare i luminosi punti di forza di Kate che affascinano il mondo intero, senza scadere nel banale gossip. Un racconto che affascina per aver saputo far riflettere sulla responsabilità e la capacità di indossare i panni del ruolo cui si è chiamati a vestire, che ci si metta una corona in testa o che si indossi ogni giorno giacca e cravatta o jeans e sneakers.
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Titolo: “Kate. Luci e ombre della futura regina”
Editore: De Agostini
Autrice: Eva Grippa
Prezzo: 17 euro
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