In un periodo storico difficile per il turismo italiano che vede – secondo una recente indagine del Codacons – partenze ridotte del 23% (in quattro su cinque restano in Italia) con la montagna ai vertici delle destinazioni più ambite, la pratica dell’e-bike, forse ancora poco “di tendenza” nel Belpaese, è già un grande punto di forza del comprensorio di Pila (Valle d’Aosta) – località sciistica valdostana riconvertita anche al turismo outdoor estivo – che promette di diventare in breve tempo snodo cruciale di un’offerta turistica davvero importante.
La crescita dell’e-bike in Italia
Che il trend per le e-bike fosse di crescita era una realtà già prima del bonus bici. I dati Ancma (Associazione Nazionale Cicli e Motocicli Accessori) 2018 e 2019 relativi al segmento e-bike, hanno evidenziato come l’importazione di mezzi elettrici a due ruote in Italia abbia registrato un +21%, mentre quelli made in Italy abbiano fatto segnare un +48% nella produzione, da 23600 a 35000 veicoli. Inoltre, tra maggio 2018 e aprile 2019, sono state vendute un qualcosa come 173000 biciclette elettriche con una crescita del 16,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le più vendute sono state le e-MTB o mountain bike elettriche (+65%), un mezzo che capace di rendere indimenticabile la vacanza in montagna.
La crescita del turismo outdoor
All’interno della cosiddetta ospitalità all’aria aperta, una delle fette di mercato più consistenti e in continua crescita fino a prima del Covid-19, è stata certamente quella del turismo outdoor che in Italia ha sempre trovato terreno fertile grazie a un territorio in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Italiano del turismo outdoor, i turisti che nel 2019 hanno scelto le strutture open air nella nostra Penisola si sono mostrati più che soddisfatti (83,6% di recensioni positive online, +1% rispetto allo stesso periodo del 2018). Tra le regioni più recensite da nord a sud, il Veneto era in testa, seguito da Toscana e Puglia, mentre le preferite si concentravano al centro/nord: prima la Valle d’Aosta (90,9%) seguita da Umbria (87,3%) e Trentino Alto Adige (87,1%).
Dando uno sguardo invece agli ultimi dati forniti dall’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta di turismOK – azienda specializzata nel management e marketing turistico di montagna – quelli che si osservano nel territorio valdostano sono timidi segnali di ripresa, anche se a volte non immediatamente percepibili, ma che fanno ben sperare in una ripresa per il turismo regionale estivo, anche in considerazione del fatto che la Valle d’Aosta presenta buone prospettive nello sviluppo del settore degli sport outdoor e di tutto quello che ruota attorno al mondo della bicicletta.
A testimoniare una timida ripresa, il fatto che su 100 siti web di strutture ricettive valdostane prese a campione, a giugno 2020 si sia registrato un +16% delle visite rispetto allo stesso periodo del 2019, e che gli accessi stradali dal Piemonte siano aumentati del 9.7% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un’impressione di un’importante ripresa in termini di numeri turistici in tutte le località valdostante. E se a questo aggiungiamo anche che la disciplina sportiva outdoor che genera la maggior quota di turisti è rappresentata da tutto ciò che è “bicicletta” nelle sue varie declinazioni (cicloturismo, mountain bike, e-bike, e-MTB, downhill, freeride, etc), è facile intuire come l’estate 2020 in Valle d’Aosta possa rappresentare una soluzione interessante per il turista outdoor, sportivo e non, in cerca di una vacanza gratificante sotto tutti i punti di vista.
Il comprensorio di Pila
Il comprensorio di Pila nel comune di Gressan – noto come il balcone della Val d’Aosta – riparte dal mondo e-bike e soluzioni studiate per le famiglie in tutta sicurezza. Davide Vuillermoz Curiat – presidente Pila S.p.a. – spiega come ci si è dovuti riorganizzare per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso e ripartire con nuove regole: “Le prime aperture estive degli impianti le abbiamo avute nei weekend 13-14 e 20-21 giugno come da programma ufficiale. Nessun slittamento causa Covid-19 ma un’occasione importante per monitorare nel concreto il comportamento dell’utenza e avere un primo feedback sulle misure adottate. Dal 27 giugno, data in cui è iniziata ufficialmente la stagione estiva per tutta la località, siamo aperti 7 giorni su 7 insieme ad hotel, ristoranti e bar. Una bella boccata d’aria vista l’interruzione forzata della stagione invernale che ci ha penalizzato e non poco. Abbiamo ridotto la portata oraria degli impianti – prosegue il presidente – con l’obbligo di mascherina e igienizzazione delle mani alla partenza e all’arrivo degli impianti. In ogni caso il flusso della clientela è ampiamente gestibile in quanto meno importante rispetto al periodo invernale. Sta andando tutto bene e la montagna si conferma non solo meta richiesta ma anche sicura.”
Pila, infatti, negli ultimi anni, ha ospitato manifestazione internazionali di coppa del mondo, campionati italiani di specialità e sede di allenamento di squadre nazionali e internazionali ed è un “cantiere” in continua evoluzione.
L’offerta attuale del Pila Bike Land unisce un bike park con tanti percorsi per diverse specialità come downhill, freeride e cross country dove mettersi alla prova e divertirsi (alcuni riservati agli amanti dell’adrenalina, altri totalmente family ed escursionistici), ad una fitta rete di sentieri – tutti tracciati in modo impeccabile e diversificati per livello di difficoltà – dedicati a chi ama fare passeggiate rigeneranti in mezzo alla natura e agli appassionati di skyrace o trail running, percorsi percorribili in lungo e in largo per tutto il comprensorio, a piedi o di corsa.
E per i più piccini, anche un PumpTruck, tracciato ovale con dossi, compressioni e paraboliche dove allenare le abilità di tipo tecnico, di controllo del mezzo e del proprio corpo, assistiti dalle guide esperte di Aosta Valley Freeride.
L’estate 2020 del Pila Bike Park nel segno delle famiglie
Le novità che il Pila Bike Park ha introdotto per vivere al meglio l’estate 2020 sono adatte per le famiglie (sportive e non) che desiderano trascorrere le loro vacanze in alta quota. La prima è la presenza di un flow trail, un percorso da pedalare (adatto a tutti) che attraversa l’intero comprensorio con partenza dalla “fermata Chamolé” della telecabina. E poi, il nuovo sentiero da trekking – con partenza da Pila e arrivo sempre a Chamolé – che attraversa anch’esso l’intero comprensorio.
Inoltre ci sono tante attività complementari al mondo bike destinate ai nuclei familiari, come la possibilità di accedere al Parco Avventura, sempre rispettando le regole di sicurezza, scegliendo tra 5 percorsi di differente difficoltà e ben 40 piattaforme: ponti tibetani, passerelle sui tronchi, teleferiche e ponti di rete, dove non manca l’adrenalina in vero stile Indiana Jones.
La pratica dell’e-bike (in questo caso e-MTB) all’interno del Pila Bike Park permette di vivere un’esperienza a due ruote dove ritrovare se stessi immersi in una natura incontaminata, raggiungendo vette altrimenti impensabili e godendo di panorami mozzafiato come ad esempio quello dalla Cima Couis 1 (che prende il nome dal vento che soffia a quota 2712 metri) da cui si possono ammirare la valle di Cogne, i prati di Sant’Orso (famosa stazione per lo sci di fondo), tutto il massiccio del Gran Paradiso, i ghiacciai Punta Rossa (3630 metri) e Grivola (3969 metri), e il Grand Nomenon (3.488 metri): “Abbiamo un noleggio completamente dedicato alle e-MTB – sottolinea ancora il presidente di Pila S.p.a. Davide Vuillermoz Curiat – e stiamo lavorando allo sviluppo di sentieri legati a bike ed e-MTB e ai servizi ad esse correlati, anche in funzione della futura apertura della nuova telecabina che permetterà di raggiungere la parte più alta e panoramica del comprensorio, punto di partenza di un ventaglio di nuove proposte di sentieri bike e trekking.”