Claudia Pagnini 17 anni e 10 passati a fare acrobazione sul wakeboard

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Ho cominciato a 7 anni dietro alla barca grazie a mio papà che ha sempre fatto sci nautico. Un giorno mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto provare a fare wakeboard e da lì mi sono innamorata e non ho più smesso. Considero il wakeboard più che uno sport, uno stile di vita. Grazie al wake ho girato il mondo, conosciuto un sacco di gente e fatto mille amicizie ed esperienze”.

Così comincia il racconto di Claudia Pagnini ad Alleyoop, frizzante e leggero come può essere una ragazza di 17 anni che ha fatto della sua passione la sua vita.

pagnini-oroClaudia ha iniziato 10 anni fa e grazie agli assidui allenamenti si è già aggiudicata il titolo di campionessa europea under 19 durante i campionati europei di cable wakeboard, disputatisi lo scorso agosto al Wakeparadise di Milano. Solo pochi mesi dopo in Argentina, a Zarate lo scorso febbraio, durante i campionati mondiali Cablewake, Claudia e suo padre Emanuele Pagnini si sono guadagnati il titolo di campioni del mondo, lei per la categoria U19 e lui per quella ‘seated’ riservata agli atleti paralimpici. Una competizione non da poco, se si considera che si sono sfidati nelle diverse categorie più di 200 atleti provenienti da 29 nazioni.

Il padre è un vero role model per Claudia. Emanuele Pagnini perse l’uso delle gambe in un incidente stradale nel ’93, da grande sportivo si appassionò di sci alpino, arrivando a partecipare alla paralimpiade di Torino 2006 e a due mondiali. Poi dal 2009 passò allo sci nautico e dal 2015 al cablewake. La giovane atleta riconosce: “grazie a lui ho cominciato ed è sempre grazie a lui che sono arrivata a questo livello. Ovviamente le cose non vanno sempre lisce e può succedere che ci scontriamo. Però sono consapevole che senza di lui non sarei dove sono ora”.

Oltre alla famiglia, Claudia ha avuto negli anni il supporto degli sponsor Liquidforce, Ion e Roxy, che le hanno permesso di raggiungere gli obiettivi che si era posta. E per altro senza rinunce pesanti nella sua vita da adolescente. “Dedicarsi ad una attività agonistica comporta rinunciare ad alcune cose. Come ad esempio uscire la sera e fare tardi o comunque allenarsi tutti i giorni ti porta a fare molti sacrifici. Però sono cose che fai con piacere se ami così tanto la tua passione”.

claudia-pagniniTanta è la sua convinzione e la sua determinazione che le piacerebbe che tutti i suoi amici potessero svolazzare in aria in mille acrobazie, nonostante ammetta che la paura sia un ingrediente di questo sport, che non tutti, probabilmente, saprebbero dominare: “Essendo uno sport freestyle si cade molto e spesso ci si può far male, quindi di sicuro c’è sempre la paura di rompersi qualcosa; però la passione ha sempre avuto la meglio anche sulle mie paure”.

Solo con questo approccio Claudia è potuta arrivare tanto in alto, l’adrenalina è alle stelle quando fa la lista dei suoi prossimi obiettivi: “voglio migliorare sempre di più e cercare di ottenere risultati sempre più alti alle prossime gare, quindi agli europei e ai contest di quest’estate”.

Il prossimo appuntamento è ai campionati europei (open e seated) che si terranno a Sosnowiec in Polonia dal 24 al 27 luglio e agli europei junior e senior a Beckum sempre in Polonia dal 10 al 15 settembre, per tifare una piccola grande donna di sport.