Un manifesto per il Girl Power in versione tecnologica

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Un manifesto per il “Girl Power” ma in salsa tecnologica. Una due giorni di lavori, con decine di ragazzine coinvolte in laboratori e un gruppo di aziende che, insieme, hanno deciso di sposare una causa: combattere il “gender gap tecnologico” che finisce per tenere lontane le donne dalla tecnologia e, in generale, dal mondo Stem (science, technology, engineering, mathematics). Si chiama “Girls Tech”, ha un logo, un sito e uno strumento, tra i più antichi e efficaci.

aa455683-4259-4c6f-8760-55c031899727Si tratta di un manifesto, chiaro, affermativo, volitivo. Per dire, al punto 1. che le tecnologie sono “una grandiosa opportunità di sviluppo e di scoperta per l’intera umanità, senza alcuna distinzione di genere”; per riconoscere, al punto 2., “il fondamentale contributo delle donne nella storia e nel progresso delle materie informatiche, nell’evoluzione del mercato digitale e dei prodotti tecnologici”; per ribadire, al punto 3., che bisogna superare “gli irrazionali e iniqui pregiudizi culturali che ostacolano l’accesso alle donne alle discipline STEM”; per garantire un impegno, al punto 4., “a promuovere e sostenere iniziative, eventi, corsi di formazione e azioni di divulgazione o sensibilizzazione per combattere il Tech Gender Gap. Infine per sancire, al punto 5., l’obiettivo più alto del manifesto: “Unisce individui, aziende, professionisti, organizzazioni e istituzioni che ne condividono princìpi e obiettivi, attivandosi nella costruzione di un futuro equo dove nuove generazioni di innovatrici e innovatori possano armonicamente prosperare”.

d3f7bdbd-ff92-4747-9697-8573e1987295Girls Tech è una iniziativa di Synesthesia e FuturMakers, si è svolta il 14 marzo nella sede di Talent Garden-Fondazione Agnelli di Torino, con il supporto di numerose aziende, da Amazon a Italdesign, da Lamborghini a Fablab, fino a Google e a Confindustria. Girls Tech punta a diventare un percorso condiviso e replicabile da tutte quelle realtà interessate al tema, da tutte le persone e le aziende disposte a condividerne messaggio e valori. Il format consiste in una giornata dedicata alla tecnologia al femminile, con laboratori, desk interattivi e workshop su robotica, coding, elettronica, making, web design, stampa 3D in cui bambine e ragazze hanno fatto esperienza del mondo digitale.

6061a0c6-a06a-4d00-af2f-8e727949826aQuestione culturale, certo, ma anche questione strategica per il futuro visto che saranno questi i mestieri di domani come racconta Riccardo Recalchi, ceo di Synesthesia. Da un lato pregiudizi e stereotipi, dall’altro il futuro e le direttrici lungo le quali la storia corre. “Le donne migliori vanno a caccia delle aziende migliori” racconta Giulia Poli, general manager di Alexa Skills per Amazon. E nella corsa vale tutto, compreso il gioco come racconta Marco Mazzaglia, Video game Evangelist per Synesthesia. “Togliete le Barbie alle bambine!” è l’appello più o meno trasversale. Non esistono giochi da bambina e giochi da maschio. E se è vero che si decide a 12 anni cosa fare da grandi, allora, occhio alle Barbie!

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