Il 2019 entra di diritto nella storia del rugby femminile italiano. L’Italdonne è arrivata seconda nel Sei Nazioni di categoria – miglior piazzamento di sempre per una rappresentativa azzurra nel Torneo – e grazie a questo risultato è salita nel ranking mondiale al sesto posto dal settimo, superando l’Australia e piazzandosi subito dopo gli Stati Uniti.
La classifica è guidata dalle Black Ferns, la nazionale femminile della Nuova Zelanda, seguite dall’Inghilterra che ha vinto il Sei Nazioni 2019 realizzando il Grande Slam (cinque vittorie su cinque partite giocate) e dimostrando di avere una marcia in più rispetto alle altre squadre che si contendono il trofeo messo in palio dal Six Nations. Le Azzurre hanno centrato il secondo posto grazie a un torneo che le ha viste battere Scozia, Irlanda e Francia, pareggiare con il Galles e venire sconfitte solo dall’Inghilterra.
Proprio la vittoria con la Francia per 31 a 12 domenica 17 marzo allo Stadio del Plebiscito di Padova, nell’ultima giornata, ha permesso di salire a 17 punti nella classifica finale, superando le francesi che erano arrivate in Italia con 16 punti e il temporaneo secondo posto. Buono anche il riscontro di pubblico, a Padova c’erano 3.500 persone sugli spalti.
Grande la soddisfazione del commissario tecnico Andrea Di Giandomenico: “Finalmente riusciamo a fare in modo che tutti i percorsi di miglioramento e di crescita della squadra coincidano con dei risultati importanti”, ha dichiarato a termine dell’incontro con la Francia, sottolineando che il secondo posto raggiunto dalle sue atlete “è tutto per loro: lo meritavano da tanti punti di vista”. Il ct non si monta però la testa.
Una vittoria con la Francia non vuol dire aver raggiunto il loro livello, ancora superiore al nostro. “La Francia ha più alti e bassi dell’Inghilterra e in questo torneo ha avuto anche tanti infortuni. Ancora non le abbiamo raggiunte. Francia e Inghilterra lavorano per vincere il mondiale, noi ci dobbiamo qualificare” e per farlo “dobbiamo ribadire queste prestazioni”, ha aggiunto il commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di rugby, mettendo all’orizzonte il prossimo obiettivo della sua squadra, fatta – sono ancora parole sue – da “un gruppo di atlete che ha una fortissima motivazione”.