“Il giorno tanto atteso è arrivato: 24 settembre 2017. Alle 8:00 ci siamo trovati al punto scelto per la partenza pronti a metterci in viaggio. Fabio diceva e dice tutt’ora che insieme siamo una la squadra delle ‘Rotelle fumanti’’. A parlare è Erica Villa, una ragazza di ventiquattro anni, diversamente abile, che ha realizzato un grande sogno: partecipare alla Mezza Maratona dei Mille “Città di Bergamo” che si è tenuta il 24 settembre di quest’anno.
Oltre ad aver compiuto questa impresa, Erica è anche una giovane scrittrice che finora ha pubblicato due libri autobiografici – “Leggimi dentro” e “Vita da sghirbia” – che raccontano la sua vita con le sfumature della disabilità. Una vita che, come racconta lei stessa, “non è stata tutte rose e fiori”: “Durante questi miei anni di vita – spiega Erica – ho attraversato parecchi momenti di felicità, ma anche di sconforto. Però, grazie alla mia famiglia e alle persone che mi vogliono bene, sono riuscita ad avere questa rivincita personale: ottenere quello che la gente non si aspettava da me”. L’aver scritto due libri e i continui progetti l’hanno infatti aiutata a capire che la disabilità non è un ostacolo, e che soprattutto: “a volte la medaglia può capovolgersi e trasformarla in un pregio”, come nel caso della maratona.
Erica, infatti, aveva un sogno nel cassetto: partecipare ad una maratona. Un desiderio che ha potuto trasformarsi in realtà grazie a Guido Plebani e Fabio Marcassoli. Il primo ha modificato la sedia rotelle di Erica per renderla più agile durante la corsa, il secondo l’ha spinta e ha percorso con lei 10 chilometri in quarantacinque minuti e trentasette secondi. Fabio ed Erica si sono conosciuti durante una giornata triste per entrambi: il funerale di un amico in comune. Ma proprio in quel giorno è nato il seme della loro amicizia e del loro progetto che ha messo alla prova tanto Erica, quanto Fabio
Anche lui ha dovuto allenarsi duramente per riuscire a correre portando Erica con sé. E questo nonostante Fabio Marcassoli non sia certo uno sportivo della prima ora. Originario di Alzano Lombardo ma cresciuto a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, Marcassoli è, infatti, campione italiano di kick boxing e savate, categoria massimi. Eppure, nonostante tutti i premi ottenuti e le gare sostenute per Fabio quella con Erica è stata sicuramente una delle imprese più sfidanti.
“Circa a tre quarti della corsa – racconta Erica – Fabio era stanco, le forze stavano terminando, fino a quando un gruppo di motociclisti Harley ci ha visto gareggiare e ha cominciato a tifare per lui urlando in coro: ‘Forza!’. Fabio ha detto che ha sentito dentro di sé un’adrenalina pazzesca e le gambe dall’essere ormai quasi senza forza, hanno cominciato nuovamente a riprendere velocità. Ha detto che il tifo di queste persone era talmente sentito, che le sue gambe anziché correre, è come se si fossero messe a volare senza meta”.
La coppia si è guadagnata il il 77° posto su 118 partecipanti: un ottimo risultato. Dopo aver assaggiato questa piccola vittoria, Erica vorrebbe mordere anche la maratona della grande Mela. È consapevole che non sarà semplice ma, spiega, “ognuno di noi ha uno o più sogni nel cassetto e nonostante le difficoltà e le avversità che accadono nella vita, bisogna sempre credere in se stessi dicendo: ‘Volere è potere!’ e la stessa cosa vale anche per i propri sogni: bisogna sempre sognare e credere che un giorno tutto si realizzi”.
Per il 2018 auguriamo ad Erica che riesca a realizzare questa impresa.