Al via il secondo bando F-LANE per le startupper di tutto il mondo

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Che le donne nel mondo delle startup siano poco rappresentate è un fatto che viene riportato da più fonti. Ad affermarlo, questa volta, è “New World with Old Roles”, una recente ricerca pubblicata dal Vodafone Institute, secondo la quale solo il 9% delle start-up tecnologiche nel mondo sono fondate da donne. Sempre secondo questo documento, la percezione di molte founder donne è di essere svantaggiate rispetto ai colleghi maschi. In questa cornice nasce F-LANE, programma di accelerazione in Europa dedicato a tutte quelle start-up create dalle donne per le donne, con l’obiettivo di migliorare la loro vita attraverso la tecnologia.

L’iniziativa è ideata dal Vodafone Institute for Society and Communications, in collaborazione con Impact Hub Berlin e Social Entrepreneurship Akademie, e apre adesso le candidature per il second round di accelerazione, che avrà inizio il 9 ottobre 2017. Per presentarle c’è tempo fino al 24 luglio o, compilando il form a questo indirizzo. Le cinque start-up selezionate saranno invitate a Berlino per sei settimane. A loro sarà offerto un percorso su quattro aree:
Funding: ogni start-up riceverà fino a 12mila euro di finanziamento (incluse le spese di vitto, alloggio e trasporto), usufruirà di spazi di lavoro gratuiti e sarà messa in contatto con investitori, venture capital provider e business angel
Advice & Coaching : ogni start-up avrà a disposizione mentori e roadmap individuali
Training, a seconda dei bisogni della singola start-up
Networking con il mondo Vodafone, Impact Hub Network e Social Entrepreneurship Akademie, partecipazione a eventi e conferenze.

Al primo bando hanno aderito oltre 150 start-up da più di 50 Paesi e ne sono state selezionate cinque: Ask Without Shame (Uganda), DigiSitter (Germania), Securella (Marocco), Lensational (Hong Kong), Wazi Vision (Uganda). “Il cliché secondo cui non esisterebbero donne con competenze tecniche è superato. Per utilizzare il potenziale che già esiste, i media, i politici, e gli investitori devono cambiare il proprio approccio”, ha dichiarato Alice Steinbrück, autore dello studio del Vodafone Institute.

Qui il video che raccoglie i commenti dei partecipanti al primo round: