Si mettano il cuore in pace quelli convinti che il modo di vestire di un personaggio pubblico non sia importante. Importa eccome, specialmente se il personaggio in questione è Hillary Clinton. Archiviati i tailleur pantalone che l’avevano accompagnata durante tutta la campagna elettorale, e smessi i golfini in pile del periodo post elezione (con cui l’abbiamo vista passeggiare nei boschi meditabonda), l’ex candidata alla presidenza americana è ricomparsa in pubblico con un look che ha suscitato parecchio clamore.

A fare parlare sono stati soprattutto il nuovo hairstyle, meno bon ton ma più corto e grintoso del precedente, e la giacca dall’effetto metallizzato indossata di recente al Women in the World Summit di New York. Ma non è passato inosservato nemmeno il blazer maschile in pelle nera, abbinato a una camicetta scura, che Hillary ha scelto di indossare durante un intervento alla Professional Business Women of California Conference di San Francisco a fine marzo.

Un look, quest’ultimo, che ha fatto impazzire il web, arrivando a offuscare persino il contenuto del suo intervento che conteneva duri attacchi al presidente Trump a partire dai temi del gender equality, del fair pay e del sessismo. Eppure l’unica cosa che tutti i commentatori hanno notato è stato l’abbigliamento della ex candidata alla Casa Bianca. Un look talmente ardito da spingere alcuni giornali a fare supposizioni sul ‘messaggio indiretto’ nascosto dietro le sue nuove scelte di stile.

Il New York Times ha commentato scrivendo che Hillary Clinton, non essendo più sotto i riflettori, si è semplicemente presa qualche libertà in fatto di abbigliamento. Mentre il quotidiano inglese The Telegraph ha visto nel look dell’ex candidata alla Casa Bianca, un tentativo di mandare un messaggio forte: una sorta di sfida all’attuale presidente americano.

Che il suo cambiamento di stile sia, quindi, una scelta precisa? Magari legata a un progetto di Clinton su cui la stampa Usa vocifera da tempo: organizzare l’opposizione a Trump mettendo in piedi un nuovo staff. Un’ipotesi questa che è sembrata a molti più concreta dopo che Hillary Clinton, durante un discorso in Pennsylvania davanti ad una platea di 500 persone per il St. Patrick’d Day ha dichiarato: “Quella dell’attuale amministrazione è una politica sciagurata che danneggerà le persone e porterà la nazione nella direzione sbagliata (…). Sono le riflessioni che ho potuto fare durante le mie lunghe passeggiate (…). Ora sono pronta a uscire dal bosco“.

Un bosco – sia reale, sia metaforico – per uscire dal quale Hillary sembra aver scelto di affrancarsi dal suo stile borghese, in favore di un look più “da dura”, con dettagli più forti e incisivi. Ne è un esempio la frangetta simile a quella delle donne degli anni ’20 che affermavano la propria emancipazione. Ma anche la pelle nera, come quelle dei rocker inglesi che hanno fatto della giacca in pelle il simbolo dell’assenza di regole, o i bikers americani – come Marlon Brando nel film Il Selvaggio – per i quali questo capo rappresentava una vita vissuta all’insegna della velocità.

Effetti metallici, colori scuri, linee maschili, poco trucco ma rossetto forte: con questo look Hillary Clinton, alla soglia dei 70 anni sembra voler dire a tutti che non ha più nulla da dimostrare se non prendersi una grande rivincita. La “brava ragazza” della politica americana che ha vissuto gli ultimi mesi mantenendo un profilo molto basso, sembra dire in questo modo che è arrivato il momento di cambiare davvero.