Lo sport nell’era degli anta

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By Claudia Radente

Samuele Papi è uno schiacciatore del Piacenza Volley. A 43 anni miete vittime nel campo avversario e lo scorso week-end ha segnato la vittoria contro il Verona. Tanti questa settimana hanno descritto le sue gesta, evidenziando come alla sua età sia ancora in campo a metterci la grinta. Lui in un’intervista ha ribattuto:‘«Fino a che mi diverto a fare la borsa per andare all’allenamento, non mi peserà continuare a giocare».

Che si conitnui a sottolineare che sia nato negli anni ’70 e ancora militi in superLega, dandogli di fatto del vecchietto, devo ammettere che mi ha un po’ infastidito. Sarà forse che sono nata anche io in quegli anni? Però Papi mi è venuto incontro con la sua risposta. Nello sport il divertimento è l’ingrediente principale, a qualunque età.

Anche un bambino, se spinto dai genitoria fare sport, magari perchè ‘ti raddrizza la schiena’, e se non si diverte a fare la borsa, non si divertirà nemmeno in campo. E senza il divertimento lo sport non lievita.

Ciò non toglie che psicologicamente più l’età sale e si superano gli anta, più fare la borsa dopo una giornata di lavoro diventa progressivamnete sempre meno divertente. Perchè, ammettiamolo, una delle fortune di Papi è che lo sport è il suo lavoro, mentre per molti di noi è uno degli impegni con cui bisogna quadrare la giornata fra bambini, spesa e cena da mettere in tavola. vallo a trovare allora quell’ingrediente tattico che è il divertimento… non lievita lo sport ma nemmeno la serata.

Eppure c’è chi potrebbe darci una motivazione in più. Uno studio finlandese, pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Diesease, ha dimostrato come chi, tra i 40 e 50 anni, mantiene un’attività fisica regolare combatte un potenziale ed inevitabile declino cognitivo, e aggiungerei anche fisico ovviamente.

A conti fatti, sommando il suggerimento di Samuele Papi e lo studio finlandese, otteniamo un trattamento anti-età perfetto: continuiamo a preparare la borsa della palestra con un bel sorriso, perchè a lungo andare, perlomeno a livello cognitivo, almneo non scorderemo dove l’avremo messa la volta precedente.