Il giorno della manifestazione nazionale “La Calabria contro la violenza sulle donne” è arrivato. Il raduno per la formazione del corteo è previsto alle 10,30 in Piazza Indipendenza a Reggio Calabria. Perché in Calabria? L’evento nasce sull’onda dello sdegno suscitato dalla vicenda della tredicenne di Melito Porto Salvo, sottoposta a ripetute violenze e soprusi per anni, da un gruppo di aguzzini. Il corteo attraverserà il lungomare “Falcomata’” sino all’Arena dello Stretto, dove interverranno le autorità nazionali, compresa la presidente della Camera Laura Boldrini, e regionali, oltre ad alcuni studenti provenienti da varie parti della regione. “Vogliamo dare la dimostrazione – ha detto il presidente Mario Oliverio – che dalla Calabria può partire un segnale forte e deciso, innanzitutto di vicinanza alla ragazza e poi di reazione a tutte le forme di violenza di genere, vincendo forme di indifferenza e di assuefazione. Vogliamo mostrare il volto di una Calabria pulita, moderna, impegnata su un fronte così importante e decisivo”.
In Argentina la reazione delle donne in settimana è stata ben più decisa e incisiva di quella italiana. In Migliaia in sciopero mercoledì scorso in segno di protesta contro la violenza di genere, dopo l’ultimo brutale caso di cui è rimasta vittima una studentessa, stuprata e uccisa lo scorso 8 ottobre: Lucia Perez, 16 anni, morta nella città di Mar del Plata a causa di un’emorragia interna causata da un “oggetto non specificato” con cui è stata seviziata. Le donne sono scese in piazza a Buenos Aires vestite di nero durante lo sciopero di un’ora, dalle 13 alle 14.
“Ogni ufficio, scuola, ospedale, tribunale, sala stampa, negozio, fabbrica, o dove si sta lavorando, si ferma per un’ora per chiedere ‘lo stop alla violenza di genere”, scrive l’associazione argentina “Ni una menos” (Nemmeno una di meno), promotrice dell’iniziativa. Anche il fratello di Lucia, Matìas, ha scritto un post su Facebook per invitare le donne alla mobilitazione: “Bisogna essere forti e scendere in strada per gridare tutti insieme adesso più che mai: ‘Nessuna di meno’. Solo così eviteremo che uccidano migliaia e migliaia di Lucia. E solo così potremo chiudere i suoi occhi, per vederla riposare in pace”.
Andando a ritroso nella settimana, lunedì a Milano è stato presentato WOMEN RUN THE SHOW, il nuovo progetto di responsabilità sociale creato da Samsung in collaborazione con Telefono Rosa e con il Patrocinio del dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per sostenere il recupero psicologico delle donne che hanno alle spalle una storia di disagio sociale e familiare e facilitarne il reinserimento nella comunità e nel mondo del lavoro. In occasione del lancio è stato presentato lo spot, che vede protagoniste dieci donne, vittime di abusi, con le loro storie.