Tre donne stanno mettendo a rumore il mondo politico giapponese: una novità assoluta in un Paese dove la partecipazione femminile nella sfera pubblica e’ ancora relativamente modesta.
YURIKO KOIKE – E’ la prima donna in assoluto ad essere stata eletta Governatrice metropolitana di Tokyo. Il bello ’è che è riuscita in questa impresa schierandosi come indipendente, contro il candidato del partito di governo (il Liberal-democratico), il partito con il quale era stata in passato la prima ministra della Difesa giapponese. 64 anni, ex anchorwoman televisiva, sa parlare l’arabo in quanto ha studiato al Cairo. Dopo aver fatto infuriare l’establishment quasi tutto maschile scendendo in campo nelle elezioni metropolitane contro il candidato ufficiale (maschio), nei primi mesi da leader ha già fatto arrabbiare molti burocrati (maschi) dell’amministrazione. Soprattutto per due ragioni. Anzitutto, ha promesso di tenere sotto controllo i costi per le Olimpiadi 2020, che stanno crescendo in modo esponenziale. In secondo luogo, ha deciso di rinviare il controverso spostamento del mercato del pesce più grande e famoso del mondo, Tsukiji, verso una zona meno centrale i cui lavori di decontaminazione sarebbero stati del tutto insufficienti. Un ex governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, aveva dichiarato che la metropoli non dovrebbe essere amministrata da chi si mette troppo “make up” sul viso. Ma questa battuta sessista pare abbia contribuito a renderla ancora più popolare presso i cittadini.
RENHO – Si fa chiamare solo con il nome. Per intero sarebbe Renho Murata. A 48 anni, è diventata la prima donna leader del principale partito di opposizione, il Democratico. Per di più è per metà taiwanese. Due novità senza precedenti.
Anche lei è una ex personalità televisiva. Le sue giacche bianche sono un suo “trademark”. Il mettere sotto pressione i burocrati è stata una sua caratteristica da parlamentare. Che le ha valso una stima diffusa, anche oltre il suo partito.
TOMOMI INADA – Se dalle precedenti due donne citate il premier Shinzo Abe non ha che grattacapi, la terza personalità politica femminile in ascesa è invece una sua protetta. Tomomi Inada, 57 anni, è diventata ministra della Difesa e, secondo alcuni, potrebbe in futuro addirittura aspirare al ruolo di guida del governo. E’ ultraconservatrice e nazionalista, revisionista sul piano storico. Sarà lei la prima “prima ministra” del Giappone? Difficile dirlo: qui la concorrenza maschile resta davvero formidabile.