Hillary Clinton scrive la storia e i giornali Usa mettono Bill in prima pagina

chicagoDopo la convention di martedì, che ha fatto di Hillary Clinton la prima candidata alla presidenza degli Stati Uniti della storia, quotidiani del calibro del Wall Street Journal e del Washington Post hanno pensato bene di non scioccare i propri lettori pubblicandone una foto, e hanno preferito mettere in prima pagina il più rassicurante Bill.
Immediata la reazione sui social, Twitter in testa: donne e uomini sorpresi e indignati di un’invisibilitá femminile che non finisce neanche con questa nomination storica.Le foto delle prime pagine dei giornali americani sono rimbalzate da tweet a tweet in una carambola di commenti fra l’ironia e la costernazione per un’informazione iconografica falsata. Hillary, è vero, non era presente fisicamente alla convention che ha lanciato la campagna elettorale, ma trovare una sua foto di questi ultimi mesi non sarebbe stato complicato. E invece si è preferito il marito, un uomo a rappresentare il passo epocale per gli States.
washingtonpost

Uomini, peraltro, quasi sempre in copertina perchè al potere, donne in copertina solo in quanto first lady – e con immancabili commenti sul loro look- e, quando finalmente una donna si affaccia alla poltrona più potente del mondo arrivano antipatia e critiche da tutte le fazioni, analisi approfondita della sua pettinatura e del suo stile di vestiario, il solito esame all’ennesima potenza di quel che dice e che fa, perchè una donna deve valere il triplo e sbagliare la metá, e infine nel giorno più importante della campagna, spazio al marito! A partire dalle foto sulle prime pagine dei quotidiani.
hillary

Durante la notte, il Wall Street Journal ha pensato bene di correre ai ripari e di cambiare la foto in prima pagina per andare incontro alle tante critiche. Ha fatto meglio il New York Times, che per supplire all’assenza fisica di Hillary alla convention, ha usato la foto di alcune sfegatate supporter, ma almeno erano donne! Come hanno commentato in molti in rete.