Un’italiana a Londra fa crescere i canali di video online (così si guadagna su Youtube e i suoi fratelli)

I video online su Youtube sono un fenomeno in rapidissima crescita e hanno portato alla popolarità personaggi di tutti i tipi: esperti di viaggi e di cosmesi, ragazzi alle prese con i videogiochi, cuoche da tablet. 

Tutti passati di qui e spesso solo in un secondo momento approdati sui media più tradizionali (prendi Frank Matano, classe 1989, in giuria di Italia’s got talent) Una italiana a Londra ha creato una startup capace di aiutare i video creators ad aumentare il proprio pubblico e guadagnare di più, grazie alle collaborazioni con aziende interessate soprattutto al pubblico del millennials, che non guardano quasi più la televisione.

Paola Marinone, 37 anni, è all’estero ormai da 10 anni, ha vissuto in posti diversi dal Lussemburgo al Sud America, con esperienze che includono Google e aziende specializzate nei nuovi media. Oggi guida un team di 35 persone, con 18 nazionalità rappresentate.

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Si chiama BuzzMyVideos – fondata con la turca Bengu Atamer – e affianca i  nuovi creatori di contenuti, gente con un pubblico ampio e fedele, che fuori da YouTube magari pochi conoscono. Secondo una recente ricerca commissionata in UK a OnePoll il 42.4% degli utenti si fida di più delle opinioni degli Youtubers, che di Magazine (23.2%) o TV (14.4%), un dato che apre le porte a nuovi incredibili opportunità per questo settore.

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Le due fondatrici (a destra Paola)

Sapete ad esempio chi è Enes Batur? È un giovane turco, seguito da 144mila persone su Facebook, ha il suo canale Youtube – creato nel 2012 – ha oltre 1,6 milioni di iscritti. Oggi è uno dei casi di successo della startup: con il supporto ricevuto ha aumentato del 318% gli iscritti, del 592% le visite, con una crescita del 24% al mese. La pubblicità tradizionale, quella che ormai sempre più programmi riescono a bloccare, non c’entra: “Non la guarderebbe nessuno – spiega Paola – Quello che noi facciamo è trovare argomenti coerenti con le specializzazioni di chi fa video, e proporgli di fare una recensione o un approfondimento, magari diventando i canali di una promozione speciale per il proprio seguito”.

Un metodo seguito, ad esempio, per accrescere il pubblico dei Millennials di Infinity,  la piattaforma per vedere film e serie tv in streaming: “Non una campagna pubblicitaria da subire passivamente, ma affidata a persone in contatto con una fascia di utenti che riconoscono loro compertenza e affidabilità Un ragazzo italiano appassionato di film di nicchia, ad esempio – si chiama Andrea Bellusci e questo è il suo canale NerdMovieProductions – ha realizzato un filmato per spiegare cosa e dove vedere le migliori serie TV sulla piattaforma di Mediaset. Chi ha visto il messaggio ha ricevuto un’informazione utile e adatta a propri gusti, e spesso anche un vantaggio, un coupon ad esempio”. Per i creatori di video, un’opportunità in più di guadagnare dalla propria passione: e non crediate che si tratti solo di ragazz(ott)i e ragazz(ott)e: “Pensiamo alle ricette di cucina: basta mettersi con un tablet per creare il proprio canale e farsi seguire – spiega Paola –  Tutte le fasce demografiche sono interessate, nessuna esclusa”.

buzz2A cominciare dagli over 50 e 60 che hanno ricevuto in regalo un tablet, e dall’inglese Peter Oakley, the “Internet Grandad”, che ha sfondato con il canale Geriatric 1927  : è scomparso a 86 anni nel 2014, dopo avere caricato oltre 400 video in cui raccontava la sua vita, la sua infanzia, come aveva creato un account Google.  Un nonno virtuale, insomma,  tuttora rimpianto dal suo pubblico. Per BuzzMyVideos questa è l’ora “di una crescita decisa: abbiamo avuto un primo finanziamento da 2,5 milioni di dollari da un venture capital nel 2014, ora investiamo in tecnologia e nello sviluppo dell’attività oltre che in nuove collaborazioni”, sottolinea Paola. Fra le prossime sfide, quella con la seguitissima DebbyArts.

Inevitabile chiedere a una startupper italiana a Londra come vive i primi giorni post Brexit: “Qualcosa di abbastanza inaspettato dal mondo tech a Londra. Questo e’ il cuore dell’Europa per le startup, dove la libera circolazione di talenti, capitali, servizi e merci e’ la base dello sviluppo. E’ stata una doccia fredda inizialmente, ma continueremo a investire e a creare nuove opportunita’, ovviamente analizzando cio’ che sta succedendo attorno a noi”.

  • angelo giovis |

    buona sera, sono disperato, non vedo mia figlia da anni, vive in granbretagna esiste una trasmissione come: C’è posta per te su canale 5 , per mandare un messaggio e poter riabbracciare mia figlia?? aiutatemi..grazie

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