Le donne sono 1.385 fra gli operai (405 uomini), 620 fra gli impiegati (415 uomini). Safilo è una azienda con una percentuale di lavoro femminile superiore al 70% (71 per la precisione). A 2.825 persone si applica il nuovo contratto integrativo, firmato a fine febbraio, e che sta entrando a regime con numerose novità.
Siamo alla Safilo, guidata dal 15 ottobre 2013 dall’amministratore delegato Luisa Delgado, manager svizzera che parla raetoromanisch (la quarta lingua nazionale svizzera), inglese, francese, italiano, portoghese, tedesco, spagnolo e svedese (scolastico).
Sul fronte delle Pari Opportunità, l’azienda dell’occhialeria – base a Padova, un network esteso di filiali di proprietà in 39 Paesi, quotata – ribadisce l’attenzione alle esigenze delle lavoratrici madri, utilizzando orari di lavoro in grado di rispondere flessibilmente alle esigenze personali ed evitare discriminazioni. L’organizzazione del lavoro prevede che sia ampliata ancora di più la base minima di accesso al part time, portandola al 15% (la più alta nell’occhialeria). La volontà dell’azienda è di favorire per quanto possibile l’utilizzazione dell’istituto per agevolare il personale femminile (in particolare le madri) con un orario in grado di bilanciare tempi di vita e tempi di lavoro. In molte aree aziendali negli stabilimenti in particolare la soglia è ben più alta del 15%, in alcuni casi si arriva al 23% medio. Ma l’integrativo parla anche ai lavoratori padri: per loro sono previsti permessi retribuiti e conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro.
In fabbrica entra poi lo Smart Working: è appena stata avviata una fase sperimentale (sarà a regime nel 2017) in alcune aree dell’headquarter per testarne le modalità applicative. In pratica il 20% del tempo settimanale o mensile potrà essere gestito da casa (o location alternativa) da parte del lavoratore/lavoratrice, utilizzando la strumentazione informatica messa disposizione dell’azienda. Dal prossimo anno Safilo intende estendere progressivamente l’applicazione dell’istituto a tutta la popolazione per la quale è oggettivamente possibile consentire di lavorare in remoto.
Un capitolo importante riguarda le assunzioni: “Safilo ribadisce l’importanza del rapporto a tempo indeterminato considerando quello a termine un’eccezione: l’azienda sottolinea che userà le forme a termine per periodi inferiori a quanto consentito dalle norme di legge”. E per i lavoratori somministrati, “si vuole riconoscere anche a questa tipologia un premio di partecipazione (6 mesi di anzianità minima), a testimonianza dell’effettiva attenzione al sociale e a valorizzare il contributo di una categoria che è comunque parte del mondo Safilo”. Ancora, l’accento è sulla sicurezza, per proseguire “assieme ai Rappresentanti sindacali il cammino intrapreso di ricerca di miglioramento continuo dei processi e dell’organizzazione del lavoro per ridurre il rischio di patologie lavorative”.
Uno degli strumenti che ha più successo è la Banca Ore, attiva da tempo in Safilo; l’azienda riconferma la volontà di “favorire il bilanciamento tra esigenze di lavoro ed esigenze connesse alla conciliazione dei bisogni personali. Parte dei premi maturati potrà pertanto continuare a essere trasformato in ferie così da aggiungersi a quelle esistenti contrattualmente e consentire maggiore gestione dei tempi di riposo o connessi ad esigenze personali”.