Un vecchio lettino con le sbarre del bambino che è cresciuto. Un doppione ricevuto a Natale. L’armadio da cambiare. Volete metterli su eBay per recuperare qualche soldo? Fermate il mouse! E chiedete al vostro compagno di farlo al posto vostro. Gli uomini, a parità di oggetto venduto, su eBay guadagnano di più. Per l’esattezza, venti centesimi in più ogni dollaro spuntato sul prezzo. Risulato: cento euro invece che ottanta, un quinto in più del guadagno totale. Dite anche ai vostri compagni di essere parecchio convincenti, perché a quanto pare la metà degli utilizzatori di eBay capisce benissimo se dietro un nickname neutro si cela una donna oppure un uomo. E d’istinto abbassa il prezzo.
I dati di due anni di ricerca sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica Science Advances. Spiegazioni, però, non ne avanza nessuno. Perché le donne sono meno affidabili quando vendono online? Stando agli ultimi censimenti digitali, almeno nei Paesi più avanzati, le donne usano i social media più degli uomini. Quindi non può essere una questione di conoscenza dello strumento. Siamo meno oneste? Nemmeno: c’è un celebre studio della Banca Mondiale da cui risulta che le donne sono meno inclini alla corruzione dei colleghi maschi.
E allora perché facciamo meno affari su eBay? Pare che le cose vadano meglio quando in vendita viene messo un prodotto usato: in questo caso il gap fra guadagno maschile e guadagno femminile diminuisce. I ricercatori dicono che è perché le donne sono più precise nel descrivere lo stato di usura di un oggetto.
E se invece fosse perché siamo più abituate a prendercene cura? Di un mobile come di un bambino, di una famiglia o di una casa.