“Le regole della moda sono stupide”. Così afferma senza giri di parole Iris Apfel, celebre interior designer americana (si è occupata tra l’altro degli arredi della Casa Bianca per diverse decadi), nonché acclamata icona di stile a livello mondiale. Una corporatura minuta e 95 anni di età che non sembrano scalfire minimamente il suo essere sempre stata controcorrente ed il suo stile estremamente originale e stravagante. Dove le regole (appunto!) vengono infrante: accessori oversize, ridondanze, mix di stampe, sovrapposizioni, colori accesi, abbinamenti inaspettati.
Per lei, il dover seguire una moda o cercare di uniformarsi agli altri nel modo di vestire è quanto di più impersonale (o stupido?) ci possa essere. Ma non è un caso se proprio lei, emblema di unicità, eclettismo ed eccesso raffinato (concetto che sembra quasi un controsenso, ma che in realtà ha una sua ragione proprio per la sua capacità unica di mixare e sovrapporre), è diventata in questi ultimi anni un autentico fenomeno globale. Osare, contaminare e rompere le regole sono i nuovi temi cui s’ispirano fashionisti, operatori della moda, designer e aziende, e lei è un brand perfetto. Perfino la casa automobilistica Citroen l’ha voluta come testimonial per un’auto, a sottolineare l’importanza di uno stile fortemente personale.
Lei che non ha mai rincorso la moda. E adesso la moda rincorre lei.
Così le nuove collezioni stanno contaminando i nostri guardaroba con capi che avremmo mai immaginato: nuove proporzioni, asimmetrie, accessori iper-decorati, accenti barocchi, citazioni, mix insoliti, dissonanze cromatiche, applicazioni opulente. Dallo stivaletto in broccato, al cappottino in velluto e passamanerie, al pantalone con ricami dorati e perle, alla borsa con inserti policromi. E magari indossato tutto insieme. Uno stile decisamente sopra le righe, ma da portare anche al mattino, con quell’aria sportiva e nonchalante, senza prendersi troppo sul serio. Così, come per vedere fino a che punto siamo capaci di osare, come una sfida a quello che siamo sempre state: quelle dello stile sobrio e perfettino, dei colori intonati, degli accessori coordinati.
Qualcuno ha chiamato questa moda ‘Il buon gusto del cattivo gusto’, ovvero, uno stravolgimento dei concetti classici del buon vestire.
Con buona pace di Coco Chanel e delle fan del suo motto ‘Meno è meglio’ (Less is More), Iris Apfel ci ha portato ad un altro livello, dove ‘Nulla è mai troppo’ come ha dichiarato lei stessa. Il suo ‘More is More and Less is a Bore’ ci fa sorridere e ci fa venir voglia di provare.
Il nostro ‘nuovo’ buon gusto sarà forse una sapiente via di mezzo?