Star Wars insegna: anche le donne hanno bisogno di un(a) mentore

StarwarsChe “Star Wars: Il Risveglio della forza” segni la svolta femminista della saga degli jedi  – o almeno sia un discreto tentativo di raddrizzare la barra delle pari opportunità – ormai è stato detto e ridetto. Tutti a guardare Rey, la protagonista con la spada laser. Ma Rey non sarebbe mai diventata Rey se non fosse stato per l’aiuto di un’altra donna.

La vecchia Maz appare solo per pochi minuti. Di lei sappiamo che gestisce un bar, che appoggia le forze ribelli e che è stata una piratessa: dunque una donna capace di districarsi tra le onde della vita. Pur in pochi minuti, Maz è una presenza fondamentale: è la prima ad accorgersi veramente di quali potenzialità nasconda la giovane Rey. Ed è l’unica a dirle cosa fare: non avere paura, va’ e prendi quella spada, perché lo puoi fare, perché ti spetta.

Maz in un certo senso è una Yodessa (i puristi di Lucas mi perdoneranno l’eresia). O se vogliamo dirla con una categoria non dell’Iperspazio ma dei giorni nostri, è una mentore perfetta. Il mentore di cui ciascuna di noi avrebbe bisogno: una donna più matura, ormai sicura di sé, già introdotta, capace di tirare fuori il meglio che c’è in noi e soprattutto di insegnarci a usarlo con coraggio. Con lo stesso coraggio e la stessa sicurezza che hanno gli uomini. E con la loro stessa capacità di fare prima tandem, poi gruppo, e infine squadra.

“Star Wars: Il Risveglio della forza” è già un successo planetario. Sugli schermi italiani dal 16 dicembre, ha già superato il traguardo del miliardo di dollari al botteghino globale: è il terzo incasso mondiale di sempre, dopo Avatar e Titanic. E grazie a Star Wars la Disney – che ha rilevato la Lucasfilm per 4 miliardi di dollari – quest’anno ha fatto il botto, aggiudicandosi la palma 2016 di marchio più forte del mondo nella classifica Brand Finance Global 500. Meglio di Apple, e meglio anche della nostra Ferrari, che giusto l’anno scorso è stata scalzata dalla posizione top. Il successo planetario del film sarà di buon auspicio per l’avanzamento delle donne?

C’è sempre una donna, dietro una grande donna.