Università, studiare gratis o quasi nel mondo

La pressione finanziaria complessiva sugli studenti continua a crescere, rendendo l’istruzione superiore difficilmente accessibile per le famiglie a basso reddito.

Le principali voci di spesa per gli studenti universitari comprendono tasse, pasti, trasporti, materiale didattico, oltre ad extra vari ma la situazione è resa ancora più complessa dalla scarsità di alloggi (dignitosi e a buon mercato) per studenti e dall’aumento dei costi per una stanza o un posto letto nelle città a vocazione universitaria.

Se studiare e vivere nella stessa città sembra sempre di più un lusso, si può volgere lo sguardo all’estero alla ricerca di nuove opportunità.  

Proprio in un recente intervento sul mercato unico europeo, Enrico Letta, ex presidente del Consiglio e presidente del Delors Institute, sostiene che le quattro “libertà” stabilite nella proposta originale per un mercato unico europeo, ovvero la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali, non sono più sufficienti per soddisfare le esigenze del mondo odierno. Letta suggerisce quindi di aggiungere la libera circolazione di ricerca, innovazione, conoscenza ed educazione per affrontare le sfide del 21° secolo.

Il ventaglio di possibilità va dalle borse di studio offerte dai singoli governi per incentivare l’arrivo di studenti stranieri alle università gratuite, frutto dell’impegno di alcuni Paesi per rendere l’istruzione accessibile a tutti. A questi si aggiungono i corsi online, i cosiddetti massive open online courses offerti da tantissimi atenei, anche quelli considerati un simbolo di tradizione e prestigio.

Costi in aumento

Le preoccupazioni relative al costo della vita stanno influenzando sempre di più le decisioni e le scelte degli studenti, non solo in Italia ma anche in Europa e Stati Uniti.

Secondo il Georgetown University’s Center on Education and the Workforce, i costi per i laureati sono aumentati del 233% dal 2000. In Francia, secondo una stima della lega di studenti Fédération des association générales étudiantes, le spese medie per uno studente non borsista iscritto a un corso di laurea triennale sono aumentate del 4,4% rispetto al 2023, arrivando a 3,157 euro per l’anno accademico 2024-2025. Questa tensione finanziaria è esacerbata dall’aumento del costo della vita, con l’alloggio che da solo assorbe dal 45% al ​​50% del budget di uno studente. I calcoli di Fage tengono conto non solo delle tasse universitarie, ma anche delle spese vive di uno studente.

In Germania, dove gli studenti possono ricevere un’istruzione gratuita anche quando vanno all’università, l’ufficio nazionale di statistica ha calcolato che il materiale scolastico come penne e libri è aumentato tra il 5 e il 13% a luglio dell’anno scorso rispetto all’anno precedente. Gli fa eco un monitoraggio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori sullo scenario italiano che ha rilevato un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023.

In Italia

Per gli studenti universitari italiani i costi da affrontare per l’anno scolastico 2024/2025 saranno notevoli.

Secondo i dati diffusi qualche mese fa dall’Unione degli universitari (Udu) e Federconsumatori, le spese annuali vanno da oltre 9mila euro per chi studia nella propria città fino a 17mila euro per chi studia fuori sede. Che significa, al mese, una spesa media di 1.460 euro. Negli ultimi due anni, l’ammontare medio è aumentato di circa 5mila.

Tra chi frequenta l’università lontano da casa la voce di costo più gravosa è relativa all’alloggio, con una difficoltà diffusa nel trovare alloggi dignitosi a costi accessibili, denuncia Udu. Il canone medio di locazione in Italia è di 350 euro al mese, a cui aggiungere circa 80€ di bollette e spese condominiali per un totale di 435 euro, con picchi di 505 a Roma, 550 a Bologna e 645 a Milano.

Il 30% degli studenti dichiara inoltre di essere in grave difficoltà economica ad arrivare a fine mese per via delle spese legate all’alloggio.

Sì, viaggiare

Se studiare e abitare nella stessa città sta diventando un lusso in Italia, si può prendere in considerazione di lasciare il Pase per studiare all’estero. Nel mondo infatti ci sono oltre 50 università senza tasse universitarie per studenti internazionali. Bisognerà mettere a budget le spese per il soggiorno ma gli atenei in alcuni casi offrono anche la possibilità di fare domanda per borse di studio aggiuntive o sovvenzioni per coprire costi come vitto e alloggio.

In Europa diverse nazioni offrono l’opportunità di studiare gratuitamente nelle università pubbliche. Questo modello educativo può essere trovato ad esempio in Germania e nei Paesi scandinavi, dove gli studenti, indipendentemente dalla loro nazionalità, possono proseguire gli studi senza l’onere delle tasse universitarie e i governi coprono il costo della formazione universitaria come parte del proprio impegno per un’istruzione accessibile a tutti.

Gli atenei pubblici tedeschi non prevedono tasse universitarie nella maggior parte dei casi, e questo vale sia per gli studenti tedeschi sia per gli internazionali, indipendentemente dalla nazionalità. Viene addebitata solo una piccola tassa universitaria nominale, di circa 150-250 euro, per coprire i costi amministrativi. Anche in Austria gli studenti dell’Ue possono studiare gratuitamente poiché sono esenti dalle tasse universitarie.

In Norvegia, lo studio universitario è disponibile gratuitamente per tutti gli studenti, si paga solo una quota semestrale. Il costo della vita nel Paese tuttavia è relativamente alto. La maggior parte dei programmi universitari sono tenuti in lingua locale ma, a livello di master e dottorato, i programmi in lingua inglese sono molto più comuni e le tasse universitarie gratuite sono ancora valide poiché la politica si applica a tutti i livelli di studio.

A partire dal 2017, la Finlandia ha introdotto tasse universitarie per studenti non Ue/See per programmi di laurea triennale e magistrale tenuti in inglese mentre i programmi di dottorato sono ancora finanziati e quindi restano gratuiti per tutti.

In Islanda, non ci sono tasse universitarie nelle 4 università pubbliche (in totale gli atenei del Paese sono 7) ma solo una tassa di iscrizione annuale.

Con quasi 200 corsi disponibili, l’Erasmus Mundus Joint Master’s Degree offre l’opportunità di studiare in più università in diversi Paesi. Il programma copre la maggior parte dei costi, comprese le tasse universitarie e le spese di soggiorno. Possono essere coinvolte da 2 a 4 università partner e il programma può durare 12 o 24 mesi. Al termine del master, si riceve un titolo congiunto (ovvero rilasciato da tutte le università frequentate) o più titoli.

Borse di studio

Un’altra opzione per proseguire gli studi all’estero è rappresentata dalle borse di studio offerte dai governi con requisiti, scadenze e benefici ben specifici. In Europa, ad esempio, ci sono le Swiss Government Excellence Scholarships e le borse di studio Ares del Belgio.

In Svizzera le borse di studio del governo sono dedicate a giovani ricercatori stranieri che hanno completato un master o un dottorato e ad artisti con una laurea triennale. Questi assegni di studio, che includono borse di ricerca, dottorati e posizioni post-dottorato, sono aperti a ricercatori post-laurea in vari campi e possono essere utilizzati per la ricerca o lo studio presso tutte le università cantonali svizzere, le università di scienze applicate, i due istituti federali di tecnologia e quattro istituti di ricerca. Per accedere come candidati al programma è necessario avere un supervisore accademico presso una di queste istituzioni.

Sono aperte inoltre le candidature per le borse di studio Ares 2025 per chi vuole continuare i suoi studi in Belgio. L’Académie de recherche et d’enseignement supérieur è la federazione degli istituti di istruzione superiore in Belgio e offre delle borse completamente finanziate a studenti internazionali per seguire programmi di laurea triennale e magistrale. Attualmente sono aperti vari concorsi e borse di studio con rifermento all’anno accademico 2025-2026, con scadenze a ottobre e novembre 2024. Il programma copre tasse universitarie, indennità di soggiorno, supporto per le spese di viaggio e l’assicurazione medica.

Spostandosi in Asia, attualmente il Ministero dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia del Giappone offre borse di studio agli studenti internazionali che desiderano studiare presso università locali nell’ambito del programma Japanese Government Scholarship Program. Il progetto Mext prevede diverse categorie di borse di studio tra cui: undergraduate students, rivolte a studenti che hanno completato la scuola secondaria di secondo grado e desiderano conseguire una laurea in Giappone, e research students, destinate a laureati che desiderano condurre ricerche in Giappone, spesso come parte di un programma di master o dottorato. Queste borse di studio coprono le tasse universitarie, un’indennità mensile e il costo del viaggio di andata e ritorno per il Giappone.

Per intraprendere un progetto di ricerca in Australia, il governo locale mette a disposizione borse di studio per studenti internazionali dedicati a percorsi di dottorato e master di ricerca. Il programma di formazione Agrtps (Australian Government Research Training Program) prevede borse completamente finanziate di 2-4 anni per i master e di 3-4 anni per i dottorati che coprono le tasse universitarie e un’indennità mensile per il sostentamento e altre spese accessorie.

Un’opportunità in Nord America infine è rappresentata dal Vanier Canada Graduate Scholarship Program, una borsa di studio completamente finanziata (per un valore di 50mila dollari all’anno per tre anni) per studenti internazionali che desiderano proseguire i loro studi di dottorato presso le migliori università canadesi.

Studiare online

Per un’istruzione superiore con standard internazionali, o per il proprio lifelong learning, è possibile prendere in considerazione i corsi offerti dalle piattaforme digitali delle diverse università.

Eduopen, nato nel 2016, è un portale italiano di corsi gratuiti e aperti a tutti creato dagli atenei e supportato dal Miur. La piattaforma e i corsi mooc offerti sono il risultato di un progetto realizzato da 14 università pubbliche italiane con la collaborazione dei consorzi Cineca e Garr.

France Université Numérique è una piattaforma francese che offre corsi online gratuiti di alcune università d’oltralpe. Tutti i corsi hanno un’opzione gratuita chiamata Discovery Course e un’opzione a pagamento chiamata Qualifying Course. Quest’ultima rilascia un certificato alla fine del percorso.

L’Università virtuale della Baviera è una rete di 36 università bavaresi che offre una varietà di corsi gratuiti. Questi danno crediti Ects per studenti iscritti a una delle 36 università, utilizzabili per ottenere una laurea, e corsi senza crediti disponibili per tutti.

Oltre oceano ci sono molti mooc offerti da università come il Massachusetts Institute of Technology, Harvard University e altri atenei della Ivy League. Con questo termine si intendono le otto università private più prestigiose e antiche degli Stati Uniti, simbolo di eccellenza accademica nel mondo.

Il Mit, noto per l’eccellenza accademica e la ricerca pionieristica, offre lezioni su una varietà di argomenti (energia sostenibile, finanza moderna, programmazione Python e molto altro ancora) senza costi di iscrizione. Tra corsi e masterclass sono disponibili circa 2mila titoli sulla piattaforma OpenCourseWare. Analogamente anche Harvard ha un catalogo di corsi gratuiti aperti a persone di tutto il mondo così come Yale , Brown University, Columbia e Princeton.

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