Costantemente connessi, con il rischio di isolarsi in un mondo come quello online, nato per condividere ma non immune da pericoli. La dipendenza da web e social è un rischio reale per 8 ragazzi su 10, con un’esposizione al digitale che può superare le 8 ore al giorno. E’ quanto evidenzia il centro studi di Fondazione Carolina, secondo la quale, con la pausa dalle lezioni, l’utilizzo degli strumenti digitali da parte dei più giovani è destinato ad aumentare ancora, fino a 10 ore al giorno. Così è nata l’idea di un campus estivo per “riconnettersi”, un camp di digital detox per ragazzi e preadolescenti, organizzato all’interno del Red Cedar Ranch nella Maremma laziale, a pochi chilometri da Civitavecchia.
La dipendenza dal web
“È tutta una questione di stimoli: quelli dei social e delle app, quelli dell’e commerce e dei giochi online, dello streaming e delle chat attirano i nostri figli anche oltre le 8 ore al giorno, al di fuori dell’orario scolastico”, spiega Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina. Quest’ultima è la onlus, impegnata per il benessere digitale dei minori, dedicata a Carolina Picchio, la giovane di 14 anni che la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2013 si suicidò, dopo una campagna di odio sui social e la circolazione di un video a sfondo sessuale. Da allora suo padre, Paolo Picchio, incontra ragazzi e ragazze per portare la sua testimonianza. “Le parole fanno più male delle botte”, aveva scritto prima di morire Carolina, a cui fu dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo, approvata all’unanimità il 17 maggio 2017 ed entrata in vigore a giugno 2018.
Il campus estivo
Per conquistare i ragazzi nel mondo off line servono quindi nuovi stimoli. Riconnettere i giovani con la natura è lo scopo del camp organizzato da fondazione Carolina, in collaborazione con Pepita – cooperativa specializzata nell’educazione di bambini e ragazzi – e Agriland. I camp si svolgeranno dal 13 al 16 giugno e dal 29 agosto all’1 settembre per i ragazzi e le ragazze di 9/12 anni; la settimana dal 14 al 20 luglio per i ragazzi di 13/16 anni. Educatori professionisti e pedagogisti accompagneranno i ragazzi in un’esperienza in mezzo alla natura e in contatto con gli animali per ridare attenzione a ciò che il digitale spesso inibisce. Il programma include attività con cani e animali da fattoria, un laboratorio di etologia con i cavalli, una giornata di surviving nei boschi, trekking sulla via Francigena, tiro con l’arco e così via.
La sfida educativa
La sfida di fondazione Carolina è stimolare i sensi e la sensibilità dei giovani, fino a far loro dimenticare lo smartphone, che, all’interno del ranch, sarà restituito ai ragazzi solo a fine giornata. La natura porta con sé odori, manualità e orientamento che richiamano alle relazioni più autentiche, al contatto e a quel coinvolgimento profondo che solo le emozioni più vere possono regalare, si legge nel comunicato. Riflessioni, ispirazioni e dialogo garantiscono la giusta restituzione a ciascuna esperienza di questo percorso educativo.
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