Mentre la primavera comincia lentamente il suo risveglio, fervono i preparativi per la quinta edizione di Cover Me, il contest musicale dedicato a Bruce Springsteen aperto a cantanti, musicisti e band emergenti provenienti dall’Italia e dall’estero. Nato online nel 2020 a Bergamo (con la finalissima in presenza ma senza pubblico), il concorso ha raggiunto numeri importanti in pochissimo tempo se si considera che, per eventi di questo tipo, occorre qualche anno di “gavetta”: oltre 300 band ad essersi esibite fino ad oggi, 15 i concerti live, più di 30 mila persone coinvolte nelle votazioni e la realizzazione del doppio vinile “Cover Me: A Special Selection from 2020/2022 Contest”, che si è aggiudicato il secondo posto al premio Targhe Tenco 2023 nella categoria “Album collettivo a progetto”.
A raccontarne la storia è Alberto Lanfranchi, uno dei quattro “frontman” del collettivo Noi & Springsteen – anima dell’evento – fondato ufficialmente nel 2016 ma che affonda le proprie radici in una profonda amicizia sbocciata nell’estate del 1987: “Quella fu un’estate incredibile. Io e mio cugino Luca eravamo in New Jersey ed incontrammo Springsteen allo Stone Pony, il mitico locale di Asbury Park entrato di diritto nella storia del rock come uno dei più iconici della scena musicale americana. La nostra avventura finì qualche anno dopo sulle pagine di un articolo del New York Times che raccontava la storia dello Stone Pony attraverso la voce dei personaggi e degli artisti che vi avevano suonato nel corso degli anni. Il destino alle volte può essere davvero incredibile!”
Più di un semplice contest
Cover Me va oltre il concetto del format di semplice contest musicale, a partire dal nome, che richiama un doppio significato: da un lato il termine “cover” (che nel linguaggio musicale indica una nuova versione di un brano esistente) e, dall’altro, il titolo del singolo estratto dall’album Born in the USA del 1984 e inserito nella colonna sonora della pellicola inglese Blinded by the Light – Travolto dalla musica del 2019 (adattamento cinematografico di Greetings from Bury Park), film che racconta la vita del giornalista del The Guardian Manzoor e la sua ossessione adolescenziale per Bruce Springsteen.
La chiave di Cover Me è l’interpretazione: per accedere al contest (le cui selezioni apriranno dal 31 marzo) i candidati dovranno inviare la loro personale versione di un brano scelto tra il ricco repertorio della rockstar americana, reinterprentandolo in una nuova veste ma preservandone integrità ed autenticità.
Un’occasione per tanti artisti emergenti
Il percorso di questa quinta edizione – che porterà alla finalissima di Bergamo, domenica 14 luglio 2024 – sarà anche l’occasione per giovani performer, musicisti e band di mettersi in gioco, dal vivo, con un qualcosa che rappresenta la “ricerca di interpretazione e originalità”; oltre ad essere una chance di visibilità grazie anche alla partnership con l’emittente radiofonica romana Radio Rock: “Cover Me non è solo una competizione – racconta Lanfranchi – ma una vera e propria celebrazione della musica di Bruce Springsteen, un viaggio che coinvolge artisti e pubblico e che ogni anno diventa sempre più riconosciuto e atteso nel panorama musicale nazionale. Per noi è una grande soddisfazione vederlo crescere di anno in anno, uniti dalla passione per un’icona mondiale del rock”.
Bergamo come Asbury Park
Da quasi dieci anni, il gruppo di amici che ha dato vita al collettivo culturale Noi & Springsteen promuove una serie di eventi dedicati alla rockstar americana, in campo nazionale e internazionale. Un esempio è il Festival Noi Raccontiamo Springsteen, che dall’agosto del 2017 anima la città di Bergamo trasformandola per alcuni giorni nella Asbury Park italiana, accogliendo giornalisti, musicisti, scrittori e fans nella cornice della “città alta” per vivere insieme una kermesse di parole e musica.
I tanti musicisti e le band straniere vicine alle sonorità di Springsteen che si sono esibiti negli ultimi anni, testimoniano l’impatto internazionale di questi appuntamenti: “Nel 2021 – racconta ancora Lanfranchi – tra i partecipanti di Cover Me c’era la band partenopea degli HouseHolder Reloaded guidata da Lello Pastore, che presentava una reinterpretazione in lingua napoletana di «The Wayfarer» dal titolo «E Rimanimm A Ce Guardà»; questa versione arrivò alle orecchie di Jon Landau, giornalista e critico musicale statunitense che Springsteen ha voluto come coproduttore di alcuni suoi capolavori. La sorpresa fu che proprio Landau contattò via mail la band partenopea complimentandosi per la loro versione e portando i complimenti anche di Bruce Springsteen, a cui fece ascoltare il brano. Questo riconoscimento ci ha fatto prendere coscienza del livello che la manifestazione stava raggiungendo”.
Gino Castaldo, presidente della giuria di qualità 2024 di Cover Me
A presiedere per la prima volta la giuria di qualità di Cover Me sarà Gino Castaldo, speaker radiofonico, autore teatrale e di programmi musicali, scrittore, tra i più importanti critici musicali in Italia. Insieme a lui, Fabio Santini, Giorgio Berta, Marco Quaroni ed Eleonora Bagarotti. Spazio anche alla giura della critica presieduta da Claudio Trotta, produttore e promoter di spettacoli dal vivo di lungo corso. Dal 1979, infatti, Trotta ha organizzato un numero infinito di eventi collaborando con artisti del calibro degli AC/DC, i Kiss, Sting, David Bowie, Metallica, Frank Zappa, Renato Zero, Ligabue, i Negramaro e, ovviamente, Bruce Springsteen. A completare il parterre della critica ci saranno Ermanno Labianca, Patrizia De Rossi, Corrado Gambi e David Drusin.
Tra tutti i brani pervenuti entro e non oltre il 30 aprile, la giuria di qualità ne selezionerà tra i 20 e i 30 entro il 15 maggio. Le canzoni selezionate saranno poi pubblicate sul sito www.noiespringsteen.com e il pubblico, previa registrazione, potrà votare la sua esibizione preferita fino al 30 giugno. I 10 brani più votati dalla giuria di qualità e dal pubblico, comporranno la rosa dei finalisti che si esibiranno a Bergamo domenica 14 luglio nella finalissima di Cover Me. Durante la serata verrà consegnato anche il premio della critica.
Dal cinema alla musica, l’icona di Bruce Springsteen è ancora tra le stelle polari del rock. Non resta altro che chiudere gli occhi e pizzicare le corde della chitarra. Un po’ di sound check, volume on e il sogno può iniziare.
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