Introfada racconta il mondo ideale degli introversi

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Siete introversi se preferite la quiete di un libro alla mischia di un apericena, oppure se vi terrorizza l’idea di tenere un discorso di fronte a un pubblico o anche solo vi imbarazza dovere telefonare a qualche sconosciuto. Siete timidi se l’idea di andare a una festa dove non conoscete nessuno vi rende un po’ nervosi ma al contrario andare al cinema da soli è tra i vostri hobby preferiti. Anzi, stare da soli è proprio il vostro passatempo preferito. A tutti voi che vi siete riconosciuti in queste situazioni è dedicato Introfada, di Hamja Ahsan, edito in Italia da Add editore. Un piccolo manifesto fantapolitico dove l’autore crea una nazione utopica, la Repubblica del popolo timido di Aspergistan, che è un riparo sicuro per i timidi, gli introversi e gli appartenenti allo spettro autistico di tutto il mondo.

Il libro immagina una nazione complessa e sfaccettata in cui viene apprezzato e dato spazio ai tranquilli, agli anticonformisti e a una visione alternativa della vita. Si parte dalle esigenze politiche degli introversi per costruire un universo dettagliatissimo. L’Aspergistan ha una precisa posizione geografica, una sua bandiera e un fiore nazionale, la Costituzione e anche un inno (il suono di una conchiglia). C’è persino una giornata di festa nazionale. Si tratta del 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, che nel testo diventa il primo giorno di una settimana di festività nazionali.

Non mancano le provocazioni reazionarie. L’Aspergistan è governato dalla legge della Ssssh’ria e soggetto all’ideologia pantimidista; tutte le sue politiche sono underground e proibisce severamente il mainstream. I suoi confini includono i territori della frontiera nordoccidentale e le regioni semiautonome del Pakistan, le grotte e le regioni montuose dell’Afghanistan, esclusa Kabul, e la Repubblica islamica dell’Iran, a esclusione di Teheran. La stessa sua posizione geografica è stata scelta sufficientemente lontano dal mondo occidentale, che è simbolo di frastuono e del dominio degli estroversi con cui le persone timide hanno a che fare ogni giorno. I Militanti introversi o Shy radicals hanno anche una loro unità operativa, gli Isolazionisti armati, un movimento d’avanguardia che mira a demolire le politiche suprematiste basate sulla cultura assertiva del XXI secolo. Attenzione però a non definirli una organizzazione terroristica perché il terrorismo fa sempre rumore, e non è ciò che vuole il popolo dell’Aspergistan.

Introfada vuole incoraggiare il dibattito sulle strutture che determinano l’esclusione sociale. E’ una critica sia alla cultura dominante – dove pare che siano le voci più rumorose a modellare il dibattito pubblico e dettare l’agenda politica – sia a come viene trattata la condizione della salute mentale nella società capitalista. Gli shy radicals come li chiama Ahsan e che danno il titolo al libro originariamente sono tutti coloro che hanno tratti della personalità non conformi alla visione prevalente nella società occidentale contemporanea e sono spinti a cambiare o arrivano ad essere patologizzati, come i cosiddetti hikikomori, termine giapponese usato per definire coloro che hanno scelto di isolarsi dalla vita sociale.

Hamja Ahsan – che descrive il libro come basato su “una vita di risentimento” – è un artista, curatore e attivista che vive a Londra. È il fautore della campagna Free Talha Ahsan, per la liberazione del fratello a lungo detenuto senza processo in Gran Bretagna e più tardi diagnosticato come soggetto alla sindrome di Asperger. Nel 2019 con il progetto The Aspergistan Referendum ha vinto il Gran premio della Biennale di grafica di Lubiana. L’artista ha orchestrato un vero e proprio referendum con votazioni modellate sulla Brexit. Ahsan offriva ai visitatori la possibilità di votare per la scissione di Lubiana dalla Slovenia per unirsi all’Aspergistan. Perché ovviamente il libro prevede anche questa possibilità e, tramite una apposita legge, il Parlamento può annettere alla federazione altri stati. L’unico principio identitario è la vita interiore.

Vorrei in ultimo menzionare il grande lavoro fatto dal traduttore, dall’inglese, Piernicola D’Ortona per trasporre il libro in italiano senza snaturalizzarlo. Ahsan costruisce un complesso mondo di parole, sfruttando assonanze, giochi e invenzioni linguistiche oppure attingendo a riferimenti musicali, culturali o storico-politici inglesi. Tutte queste costruzioni nel testo originale “stanno in piedi da sole” perché chi legge ha gli stessi appigli culturali o linguistici di riferimento. Sono costrutti che sono alla base del racconto di Introfada ma rischiavano di perdersi o essere incomprensibili al pubblico italiano. Il lavoro di D’Ortona è stato cercare di riportare il più possibile questi giochi di parole rendendoli comprensibili al nuovo pubblico ma al tempo stesso pieni del loro originale significato. Per esempio dalla Shyria Law (da “shy”, timido, in inglese) si è arrivati alla onomatopeica legge della Ssssh’ria. Oppure sono nate nuove parole come introvversivo, per dare alla timidezza una carica sovversiva.

Inotrofada parla a chi è vittima di bullismo, è socialmente impacciato, e per questo non si sente del tutto a suo agio in una società che ci vuole sempre estroversi, felici, ottimisti, senza difetti o timori. Difficile prenotare un biglietto di sola andata per l’Aspergistan, più facile concedersi un pomeriggio di lettura con la sola compagnia dei Militanti Introversi di Ahsan.


Titolo: Introfada
Autore: Hamja Ahsan
Editore: Add editore
Prezzo: 13 euro