Promuovere il calcio come strumento di inclusione, per abbattere ogni tipo di barriera e favorire sempre di più la pratica sportiva delle persone con disabilità: con l’intento di dare un ulteriore impulso al perseguimento di questi obiettivi, il Comitato Italiano Paralimpico e Figc hanno firmato un protocollo d’intesa che avrà validità fino al 30 giugno 2026.
Nel documento odierno, Figc e Cip hanno stabilito un percorso strategico comune, che sarà sancito dalla sottoscrizione di un successivo protocollo tra Figc e Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. A questo proposito, verranno messi a fattore comune il ‘know how’ e le reciproche competenze, al fine di migliorare e far crescere le opportunità nel calcio per le persone amputate e per quelle con cerebrolesione.
«Con la sottoscrizione di questo nuovo protocollo d’intesa – ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – la collaborazione fra il Comitato Italiano Paralimpico e la Federazione Italiana Giuoco Calcio compie un importante passo in avanti. Oggi, dopo un periodo di confronto, alcune categorie del calcio paralimpico – come il calcio amputati e il calcio per persone con cerebrolesioni – sono pronte a fare il loro ingresso nella grande famiglia del calcio italiano. Una novità che va nella direzione auspicata, ossia verso un’idea di sport senza differenze e senza barriere nel segno di un’unica grande passione. Un ringraziamento speciale va al presidente della FIGC Gabriele Gravina per aver abbracciato con entusiasmo questa idea progettuale, al presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale Franco Carraro per il lavoro svolto in questi anni, alle federazioni paralimpiche coinvolte e in particolare la Fispes per la condivisione di questo percorso».
I risultati raggiunti finora
Cip e Figc si sono sedute a un tavolo per la firma di un protocollo d’intesa per la prima volta dal 17 ottobre 2019, giorno in cui venne ufficialmente istituita la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale: una data ‘storica’, visto che la FIGC è stata la prima federazione calcistica al mondo a istituire al suo interno una Divisione dedicata alle atlete e agli atleti con disabilità.
In soli cinque anni di attività, la Divisione paralimpica e sperimentale ha fatto registrare risultati eccellenti: all’avvio della stagione sportiva 2024/25, la DCPS conta infatti 4.000 tesserati (3000 calciatrici e calciatori, e 1000 dirigenti e tecnici), 240 squadre e un calendario che prevede la disputa di circa 1200 partite in tutto il territorio nazionale. Non a caso, si tratta di un progetto che fin dall’inizio ha avuto il pieno sostegno dell’UEFA, attraverso il programma HatTrick IV, che ne ha riconosciuto l’eccellenza e l’unicità.
Il nuovo protocollo
Il presidente della Figc Gabriele Gravina, il presidente del Cip Luca Pancalli, il presidente della Dcps Franco Carraro, il segretario generale della Figc Marco Brunelli e il responsabile nazionale della Dcps Giovanni Sacripante hanno rpeso questo nuovo impegno.
«Oggi è una data storica, che si aggiunge a quella della firma del primo protocollo – dichiara il presidente della Figc Gabriele Gravina – perché l’attività della Dcps si amplia, abbracciando altre realtà nel campo della disabilità. Ringrazio Luca Pancalli e il Cip per la sensibilità e la disponibilità e soprattutto perché con la loro vicinanza ed esperienza ci hanno ispirati sin dall’inizio del percorso avviato nel 2019. ‘Il calcio è di tutti’ non è solo uno slogan, ma il messaggio concreto che la Federazione realizza quotidianamente attraverso un ampio e ambizioso programma di inclusione».
Un percorso comune che parte da lontano, come ha ricordato Franco Carraro, presidente della Dcps, che di fatto è stato il fondatore del movimento paralimpico italiano: «I grandi risultati raggiunti dalla Divisione paralimpica della Figc – ha detto Carraro – sono il frutto di un forte impegno e di una sensibilità che si è via via sviluppata in seno alla Federcalcio, dell’attività svolta insieme a tutte le componenti del pianeta calcio e della disponibilità e dalla lungimiranza sempre dimostrate dal presidente Pancalli. Per questo oggi diciamo insieme ‘avanti tutta’, per cercare di fare ancora meglio nel prossimo futuro. È quello che ci chiedono le famiglie, perché la pratica sportiva fa stare bene tutti i nostri ragazzi».
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