Violenze sessuali, in Italia 16 vittime al giorno. Delfini (Anticrimine): “Denunce in aumento”

Una donna violentata a Vimercate, in provincia di Monza, la mattina presto, mentre apriva il bar. Una ragazza abusata da un giovane conosciuto in un locale a Palermo. Una ragazzina di 13 anni aggredita da un animatore, anch’egli minorenne, in un villaggio turistico nel leccese. Sono solo le ultime notizie arrivate dalla cronaca sulle denunce da parte di donne, vittime di violenza sessuale. Notizie ormai quotidiane che trovano conferma nei numeri ufficiali. Il nuovo report del ministero dell’Interno mostra, infatti, che anche nel 2024, in media, le vittime di violenza sessuale sono 16 al giorno e al 91% sono donne. Le cifre si riferiscono ai primi sei mesi del 2024 e ricalcano le statistiche del 2023.  “I dati sono sicuramente elevati ma sono in parte indicativi dell’emersione di un sommerso”, ci spiega Stefano Delfini, direttore servizio analisi criminale. Ciò significa che ci sono più donne che denunciano e più segnalazioni da parte di persone vicine alle vittime. Delfini pone però ancora una volta l’accento sulle più giovani: “Sempre più spesso assistiamo a violenze sessuali tra pari, minorenni e giovani adulti”. Secondo i dati del 2023, il 76% delle vittime di violenza sessuale e il 73% delle vittime violenza sessuale di gruppo nel 2023 ha infatti meno di 34 anni. Per quanto riguarda gli autori, quelli under 35 sono il 36% nei casi di violenza sessuale, il 65% nella violenza sessale di gruppo.

In crescita i maltrattamenti in famiglia

Il report del servizio analisi criminale della direzione centrale polizia criminale evidenzia che nei primi sei mesi del 2024 in Italia cresce il numero dei maltrattamenti contro famigliari e conviventi,  che passano da 11.808 a 12.424, con un incremento del 5%  rispetto allo stesso periodo del 2023. Diminuiscono dell’8% gli atti persecutori, da 9.359 a 8.592 e le violenze sessuali mostrano un lieve calo (-2%), da 2.991 a 2.923. Nel report della polizia si legge che i dati – acquisiti dal sistema di indagine e integrati con le informazioni provenienti dagli uffici territoriali delle forze di polizia –  sono comunque suscettibili di variazione in incremento. Su base annua, infatti , dal 2021 gli atti persecutori e i maltrattamenti hanno sempre registrato un aumento e le vittime di violenza sessuale dal 2022 al 2023 sono rimaste pressochè costanti (6.230 nel 2023, contro le 6.291 del 2022). Così come è costante l’incidenza delle vittime donne: al 91% nelle violenze sessuali,  al 74% negli atti persecutori, l’81% nei maltrattamenti contro famigliari e conviventi.

I reati introdotti dal Codice rosso

I dati mostrano, rispetto al 2021, un generale aumento dei nuovi reati introdotti dal codice rosso, la legge 69 del 2019, ovvero: costrizione o induzione al matrimonio (+21%); violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (+18%); deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (+3%); diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (+1%). Nel  periodo gennaio – giugno 2024 vi è un generale aumento rispetto allo stesso periodo del 2023, ad eccezione del delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (-9%).

I femminicidi

Il report contine anche i numeri sui femminicidi. Secondo i dati del Viminale, che, ricordiamo, parla di omicidi volontari e non di femminicidi, al 30 giugno sono 49 le donne uccise, di cui 44 in ambito familare e affettivo, in flessione rispetto ai primi sei mesi del 2023 (rispettivamente 62 e 53). Osservando l’andamento annuale del triennio 2021 – 2023, l’indagine mostra un incremento delle vittime nel 2022 da 123 a 130  e un calo nel  2023 a 117.

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Se stai subendo stalking, violenza verbale o psicologica, violenza fisica puoi chiamare per avere aiuto o anche solo per chiedere un consiglio il 1522 (il numero è gratuito anche dai cellulari). Se preferisci, puoi chattare con le operatrici direttamente da qui.

Puoi rivolgerti a uno dei numerosi centri antiviolenza sul territorio nazionale, dove potrai trovare ascolto, consigli pratici e una rete di supporto concreto. La lista dei centri aderenti alla rete D.i.Re è qui.

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