Italian days, la tournée in acustico di Patti Smith

People of the Power, Because the Night, Gloria. Sono solo alcune delle canzoni più conosciute di Patricia Lee “Patti” Smith, che a quasi 80 anni (e con più di 40 di carriera) non sembra accusare minimamente il tempo che passa. Forse perché la musica, per la “sacerdotessa del rock” (dal 2006 nella Rock ‘n’ Roll Hall of Fame), è sempre stata un po’ il suo graal.

Figura femminile rivoluzionaria degli anni settanta, la cantautrice, poetessa, fotografa e scrittrice americana torna in Italia per una serie di concerti live in acustico che accompagneranno anche la recente uscita del suo libro A Book of Days, edito da Bompiani e già diventato bestseller in tutto il mondo.

Musica, attivismo e impegno sociale

Patti Smith è considerata un’icona della musica non soltanto per il suo carisma e l’uso potente delle parole, ma anche per una spiccata e mai nascosta inclinazione attivista. Nel 1993 partecipò alla realizzazione dell’album No Alternative per sostenere i malati di AIDS. Tra il 2002 e il 2004 fu in prima linea per protestare contro la guerra in Iraq e l’allora Presidente George W. Bush.

Nel 2006, invece, scrisse i brani Qana e Without chains come atto di denuncia, il primo contro la barbarie del bombardamento da parte delle Forze Aeree Israeliane ai danni del villaggio libanese simbolo del primo miracolo di Gesù, e il secondo per raccontare la storia di Murat Kurnaz, un cittadino turco nato e cresciuto in Germania e detenuto per quattro anni nella prigione di Guantánamo: “Scrissi entrambe le canzoni in risposta a due eventi che mi hanno fatto sentire oltraggiata – dichiarò Patti Smith al quotidiano britannico The Independent – perché venivano compiute ingiustizie contro donne, uomini e bambini. Sono un’americana che paga le tasse, i cui introiti vengono utilizzati per finanziare paesi come Israele che bombardano civili inermi come a Cana. E’ terribile. Una violazione dei diritti umani”.

A Tour Of Italian Days

Saranno luoghi sacri e teatri suggestivi ad ospitare il ritorno di Patti Smith in Italia tra la fine di novembre e la metà di dicembre 2023. Il tour, un live acustico, affiancherà musica e immagini in un dialogo tra canzoni e fotografie tratte dal suo recente libro A Book of Days, per quella che sarà una finestra sul mondo “Patti Smith” raccontata attraverso una selezione di suoi scatti.

Ogni concerto promette di essere un’occasione per ascoltare, in una veste inedita, i brani iconici che hanno consacrato la figura ammaliante e istrionica dell’artista di Chicago che nel 2017 ha ricevuto dall’Università di Parma la laurea magistrale ad honorem (la prima in Europa) in “Lettere Classiche e Moderne”.

La tournée italiana avrà un accompagnamento minimale per valorizzare al massimo parole e potenza vocale, caratteristiche che hanno permesso a Patti Smith di calcare i palcoscenici più importanti al mondo. Il primo appuntamento è ad Ancona il 28 novembre (Teatro delle Muse), poi Pescara (29 novembre, Teatro Massimo), Campobasso (1 dicembre, Teatro Savoia), Bari (4 dicembre, Teatro Petruzzelli), Matera (5 dicembre, Auditorium Gervasio), Schio (8 dicembre, Teatro Civico), Bologna (12 dicembre, Teatro Eleonora Duse), Venezia (14 dicembre, Teatro Malibran).

Ad inaugurare il mini tour italiano sono previsti due concerti di apertura, il 4 e 5 ottobre a Parma e Gorizia. Nella città emiliana lo spettacolo cade nel giorno delle celebrazioni di San Francesco d’Assisi, figura a cui Patti Smith è molto legata, mentre Gorizia-Nova Gorica è stata scelta in quanto Capitale Europea della Cultura 2025.

A Book of Days, un diario di viaggio 

A metà tra un libro e un diario di viaggio, A Book of Days raccoglie più di 365 scatti pescati dal vecchio archivio di polaroid e dallo smartphone di Patti Smith, un mix che descrive la singolare estetica dell’autrice. La galleria di immagini apparve per la prima volta su Instagram nel 2018, e metteva insieme un po’ di tutto: dai ritratti dei figli alle amate tazze di caffè, dai suoi stivali al gatto abissino, raccontando una vita dedicata all’arte e costellata di piccole scoperte quotidiane tra passioni, devozioni, ossessioni e capricci.

Il libro contiene inedite fotografie d’epoca di una vita in viaggio, tra stazioni ferroviarie e piccoli club, con appunti registrati scrupolosamente nel suo taccuino. Potremmo definirne la lettura come “senza tempo in un tempo incerto”, una mappa emotiva della vita personale e dell’artista: “Volevo fare un libro che, pur prendendo in considerazioni alcuni aspetti politici, desse alle persone un momento di sollievo – ha dichiarato Patti Smith in una recente intervista al New York Times – perchè non possiamo ignorare ciò che accade nel mondo ma abbiamo anche bisogno di tempo per pensare ad altre cose o per usare la nostra immaginazione.

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