Team Broglio, Spritz & Roll, Atletico al Bar, Stamattina sto in panchina, Atletic Birrao, Real Madrink. Cocktail estivi per sconfiggere l’arsura? No, stiamo parlando delle squadre che quest’anno hanno invaso Isola Verde a Chioggia per prender parte al torneo “Ragazze nel Pallone“. Un torneo tutto al femminile che si svolge ogni anno e che è arrivato alla nona edizione, con 600 atlete in arrivo da tutte le Regioni italiane e non solo e un migliaio di spettatori che seguono tornei di calcio, basket, beach soccer e beach volley. Con l’obiettivo di coniugare sport e impegno, per sensibilizzare alle tematiche e ai problemi cari alle donne dello sport (e non solo).
L’edizione di quest’anno si è svolta l’8 e il 9 luglio e per la prima volta in nove anni le partite sono state giocate anche in spiaggia, grazie al supporto del Comune di Chioggia, del Consorzio Turistico Lidi di Chioggia e Giochi sulla Sabbia e Clodiense Calcio. Sono cinque gli sport di squadra scelti per quest’ultima edizione: calcio A6 su erba, torneo di basket 3 vs 3, beach soccer, beach rugby, beach volley e lezioni di Sub pilates e Zumba. Sport e divertimento, con serate di musica dal vivo, silent party (la discoteca all’aperto nemica dell’inquinamento acustico) e schiuma party, in perfetto clima estivo.
Ma il torneo è nato da un’idea seria, quella di un gruppo di giocatrici che sentivano la profonda esigenza di un evento importante che riguardasse e coinvolgesse il mondo del calcio femminile, sempre un po’ bistrattato. Si può dire che ce l’hanno fatta, visto il numero di giocatrici arrivate da tutta Italia, ma anche da Germania, Francia e persino una squadre di dipendenti del Parlamento Europeo dal Belgio.
“Lo sport, nello specifico quello femminile, può essere vissuto anche come un valido strumento di aggregazione e di socializzazione e come strumento efficace per
la sensibilizzazione su tematiche importanti, come la disparità di trattamento e la condizione svantaggiata delle donne, nonché come un mezzo per finanziare e sostenere cause benefiche“. E’ questa la filosofia del torneo (in cui anche l’organizzazione è tutta la femminile), spiegata da una delle sue fondatrici, Elisabetta Torresin. Elisabetta ci tiene a precisare che “Ragazze nel pallone” non è nasce solo come occasione di divertimento ma anche di impegno: ogni anno vengono organizzati anche dibattiti, presentazione di libri, workshop sulla questione delle discriminazioni e pregiudizio nel settore calcistico e nello sport femminile in generale. “Siamo stanche di sentire che i soldi non ci sono quando questi vengono stanziati solo ad atleti e squadre maschili – dice – mentre nel frattempo, fuori dall’Italia, il calcio femminile cresce e attira sponsor”.
Per iscriversi? Bisogna avere tra i 14 e i 99 anni: teniamolo a mente per la decima edizione!