E no, cara Vaiana (ti chiami Moana nel resto del mondo, ma in Italia non avrebbe evocato l’Oceania ma altri paradisi terrestri e insomma, non stava bene). Cara Vaiana, dicevo, io non posso pensarti come una vera eroina, tu adolescente che non sei alla ricerca di un amore ma vuoi esplorare il mondo al di là della barriera corallina. A parte che quelle come me una role model così l’avevano già trovata.
Era Jo, una delle sorelle March del romanzo Piccole Donne, quella ribelle che a quindici anni non vuole innamorarsi, non vuole realizzarsi attraverso un uomo e desidera soltanto fare la scrittrice (ci riuscirà). Poi si sposa nel sequel, ma con chi dice lei, e siamo nell’America puritana di metà Ottocento, dove non era ammesso neanche mostrare l’ombelico al mare, come fai tu. E no, non è che non riesca a pensare a te come a una rivoluzionaria perché potresti essere mia figlia, nella migliore delle ipotesi, nipote nella più intrigante.
Il punto è che le eroine che non cercano l’uomo della vita, hanno la data di scadenza. Perché prima o poi ci si imbattono in chi le fa sognare ad occhi aperti e sentire le farfalle nello stomaco e tentennare sulla faccenda della prole. Ed è lì che il gioco si fa duro, quando la barriera corallina l’hai attraversata sul serio e dopo qualche anno di vita familiare ti ritrovi a fare i conti con i talenti che hai messo da parte per il non-principe di turno (se lo fosse, principe, ti avrebbe regalato almeno un collaboratore domestico). Per questo, credo che l’unica vera eroina che il grande schermo ci propone oggi sia solo lei, Rosita.
L’ho scoperta in Sing, l’ultimo film animato della Illumination Entertainment, ma sono sicura che avesse una vita interessante anche prima. Rosita è una maialina con 25 figli, e già questo richiede coraggio vero. Ama suo marito Norman, nonostante il loro dialogo sia basico, tipo “dove sono le chiavi della macchina?” (lui) e “il lavandino del bagno è intasato” (lui), mentre esce di casa per andare a lavorare (il lavoro quello retribuito). Lei si occupa di tutti gli aspetti della gestione domestica, tutti. E quando le si para davanti l’opportunità di rimettersi in gioco completamente e di riaprire il famoso cassetto con i sogni di gioventù chiusi dentro, lo fa, con la grazia, la determinazione e l’intelligenza che solo una vera donna supereroina sa avere. Il finale non importa, vi basti sapere che lei ci prova sul serio, ad avere tutto. #Rositaforever