Da domani mi muovo: chi non lo ha mai detto?
Il motto dei pigri di ogni latitudine è anche il titolo di un romanzo “matrimoniale”: lo hanno scritto Roberto Travan e Annalisa Dorbolò, imprenditori nel campo della salute e del wellness, fondatori di di Starbene Group, che a Ronchi dei legionari (Gorizia) riunisce palestra, fisioterapia, medicina specialistica e training a distanza.
Quattro amici – tutti uomini – si reincontrano a distanza da anni, sulla soglia del mezzo secolo: fra pancette e acciacchi, quasi tutti dimostrano abbondantemente la propria età, ma uno di loro – uno solo – invece si presenta in buona forma. Come fa?
“Abbiamo immaginato questa situazione, e raccontato la storia di un gruppo di persone che avvia un nuovo percorso di salute, per ritrovare la vitalità e la forma fisica smarrite fra gli impegni, l’alimentazione sbagliata e la mancanza di movimento”, racconta Travan.
La storia si svolge nel Parco delle Dolomiti, e proprio salendo lungo i sentoeri che portano al rifugio Croda da Lago i quattro amici iniziano una risalita che è anche metaforica. Perché solo di uomini si parla? “In realtà il romanzo è il primo di una trilogia: abbiamo iniziato dal genere maschile perché è quello che più frequentemente si lascia andare: il ruolo femminile emerge comunque, da mogli e compagne, determinanti nel successo o meno dell’impresa”.
Travan, laureato in Scienze Motorie, è formatore, personal coach e relatore; vive a Monfalcone con la moglie Annalisa, co-autrice del libro, fisioterapista e imprenditrice, che ha fondato con lui l’azienda nel 1986. La prefazione è affidata a due autorità del settore: Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, e Deborah Compagnoni, nata e cresciuta in montagna, pluripremiata sciatrice e oggi ambasciatrice di iniziative legate alla tutela della salute. “Questo libro aiuta davvero a pensare di dare un senso a ciò che si fa: non è la capacità tecnica decisiva o l’abilità, ma ciò che si chiede a se stessi. Atleta o persona semplice che sia, oggi più che mai ciascuno deve sentirlo forte e perseguirlo con determinazione. Il movimento è una necessità”, sottolineano gli autori.
“Da domani mi muovo” è un concentrato di buone pratiche in forma di racconto: “Dischiude a chiunque abbia a cuore la propria salute la possibilità di riprenderne in mano la gestione con consapevole responsabilità. Semplice come una favola e a suo modo provocatorio, questo libro è una guida alla consapevolezza di star bene. È un modo per farci muovere, per suggerirci, con garbo, quello che, spesso, non si dice o si dà per scontato”. Il libro è già disponibile in formato e-book e cartaceo sul sito dedicato www.dadomanimimuovo.it o direttamente tramite le principali piattaforme di vendita on line.
Per questo blog, gli autori hanno messo a punto un decalogo. Settembre è il mese in cui riprendono le attività, una sorta di capodanno pratico: se decidete di inserirci anche un po’ di movimento, potete iniziare da qui
- Decidere di voler cambiare, di cominciare a fare qualcosa, muovendosi.
- Condividere la decisione in casa (famiglia), per avere un sostegno e la comprensione.
- Scegliere di muoversi in ambiente naturale quando è possibile per prenderne tutta l’energia.
- Parlare della decisione di muoversi con amici o persone vicine per viverlo come un impegno serio da rispettare, come una promessa a se stessi e agli altri da mantenere.
- Dare continuità.
- Iniziare gradualmente, il cammino è un’ottima prima soluzione.
- Coinvolgere nell’attività fisica un amico e/o un familiare per condividere l’impegno e lo sforzo.
- Rivolgersi ad un esperto come un personal coach o un personal trainer che abbia referenze certificate e testimonianze di buon operato.
- Attribuire all’attività fisica, all’esercizio, al movimento in genere il valore di un farmaco salvavita.
- Spostare l’importanza dell’alimentazione al secondo posto dopo il movimento ovvero, prima muoversi e poi pensare al cibo.