Il progetto europeo Hypatia declinato anche per le ragazze italiane

Students with digital tablets watching instructor on monitorIn Italia solo il 5% delle 15enni sogna di intraprendere una carriera scientifica. Una volta arrivate all’Università le percentuali crescono, ma non di molto: le ragazze che scelgono discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono ancora meno numerose dei ragazzi, mentre se si guarda al numero dei neolaureati usciti da facoltà come informatica e ingegneria, le donne rappresentano poco più del 20% del totale. Per colmare queste differenze di genere è nato il progetto europeo Hypatia, finanziato nell’ambito di Horizon 2020.

Ispirato alla grande matematica, astronoma e filosofa greca Ipazia, vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il IV e il V secolo d.C., il progetto è coordinato in Italia dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, dove sarà creato un hub nazionale a cui faranno riferimento musei scientifici, insegnanti, studenti, istituti di ricerca, aziende, fondazioni e associazioni con esperti sulle questioni di genere nella scienza. Lo scopo è raggiungere 50mila insegnanti e più di 250mila giovani e di stabilire con loro una relazione duratura con attività e incontri sia presso la scuola sia presso il museo, per cambiare il modo in cui le scienze vengono insegnate e comunicate.

Il progetto Hypatia ha anche avviato la campagna ‘Expect Everything’, con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare l’interesse dei ragazzi e, soprattutto, delle ragazze, verso le materie tecnico-scientifiche. Attraverso i social e il sito, i giovani possono contribuire direttamente come scrittori ed editori, diventando una risorsa attiva nella realizzazione del progetto. Hypatiaproject.eu è invece il sito dedicato a insegnanti, presidi, musei, settori dell’industria e ricercatori attraverso cui vengono offerti strumenti e attività per supportare l’orientamento alle carriere Stem. Il sito presenterà informazioni chiave riguardo al progetto e ai suoi eventi e allo stesso modo i profili social e le newsletter comunicheranno gli eventi, i punti chiave del progetto, le conferenze, le nuove scoperte legate alle questioni di genere nella scienza e altri materiali correlati.

Ma quali sono i numeri in Italia?

Se in Europa la percentuale di donne tra scienziati ed ingegneri arriva al 40%, in Italia le donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei paesi OCSE, il 31,71 contro il 68,29 per cento di uomini: ci sono 2,15 uomini per ogni scienziata o ingegnera (fonti Istat ed Eurostat).

Le donne che si iscrivono a discipline STEM sono, ancora oggi, meno degli uomini. Nel 2012 le neolaureate sono state il 62,2 per cento, percentuale che cala se si considera quelle neolaureate nelle discipline STEM, 47,9 per cento, e si abbassa ulteriormente se si considerano le facoltà d’informatica (24%) e ingegneria (21,7%),  secondo le fonti Ocse ed Eurostat.

Inoltre, a cinque anni dalla laurea le donne nei settori STEM soffrono di un divario salariale più alto rispetto ad altri settori. Nel 2015 parte di questo divario si è riassorbito ma un uomo continua a guadagnare in media 12,5 per cento in più (fonti Almalaurea).

Il progetto Hypatia prende spunto proprio da questi numeri e cerca di fondere insieme lo sforzo di diversi soggetti per poter portare a un cambiamento culturale. Partendo dalla scuola.