Sono 262.294 le domande di bonus bebè presentate all’Inps fino al 31 marzo scorso, per un valore di 196,5 milioni di euro. È la fotografia che arriva dall’Istituto di previdenza, a poco più di un anno dall’entrata in vigore della disposizione introdotta dal Governo per spingere la natalità e aiutare i nuovi genitori: un assegno di 960 euro all’anno (80 euro al mese) per le famiglie con un Isee entro 25mila euro, che raddoppia a 1.920 euro se invece l’Isee si ferma entro 7mila euro (legge 190/2014, articolo 1, comma 125).
Al primo posto, nella richiesta del bonus, si piazza la Campania, con 35.342 domande, per 28,9 milioni. Seguono Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia. In rapporto alla popolazione, i richiedenti rappresentano una percentuale molto limitata: lo 0,6% in Campania (livello massimo), e lo 0,39% in Valle d’Aosta (livello minimo).
Come chiederlo?
Il bonus può essere richiesto per i bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, quindi ancora per un anno e mezzo circa. La domanda si presenta telematicamente all’Inps, procurandosi un Pin dispositivo, entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bambino (tutte le informazioni sulla domanda si trovano nel Dpcm del 27 febbraio 2015, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 83 del 10 aprile 2015, e nella circolare Inps 93 dell’8 maggio 2015). Prima di presentare la domanda, però, è bene farsi calcolare l’Isee del nucleo familiare, anche rivolgendosi a un Caf, per verificare di avere i requisiti.
Il bonus spetta fino al compimento del terzo anno di età del minore, o del terzo anno di ingresso in famiglia per i bambini adottati. Possono richiederlo i cittadini italiani, di uno Stato membro della Ue o di uno Stato extra Ue, con permesso per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia. Il bonus è erogato mensilmente dall’Inps, in base alle modalità indicate dal richiedente nella domanda. Qui tutte le indicazioni passo per passo.