Riuscire a calibrare un percorso professionale valorizzando la propria femminilità è una sfida che non tutte le donne sono in grado di cogliere. Per timore di apparire troppo deboli, o poco competitive o troppo esposte, molte donne si nascondono, spesso inconsapevolmente, dietro scelte stilistiche che le penalizzano nelle relazioni interpersonali e nella propria crescita professionale. In particolare, esistono quattro atteggiamenti tipici che si possono rivelare degli autentici autogol.
Rendersi poco visibili. Che sia per timidezza o per convinzione, per certe donne l’aspetto non è importante. Desiderano essere apprezzate per il proprio lavoro, ma il loro modo di vestire fatto di colori spenti, capi informali, pochissimi accessori, capelli e make up trascurati le fa apparire impersonali, arrendevoli e poco decise. Questo certamente non favorisce l’interesse del management ad affidar loro ruoli di responsabilità.
Sedurre sempre e comunque. Catalizzare l’attenzione degli altri è il carburante che serve ad alcune donne per darsi fiducia. Scegliendo abiti provocanti, tacchi altissimi, trucco marcato e bijoux vistosi, queste donne dalla femminilità eccessivamente esibita, rischiano di condizionare la percezione che gli altri hanno delle loro effettive competenze, catalogandola come poco credibile, troppo competitiva o troppo ingombrante.
Nascondersi negli abiti maschili. Questo è l’approccio delle donne spaventate dall’idea di essere equivocate, o di mostrare il loro lato debole. Il rigore e la rigidità dei capi e dei colori ispirati al guardaroba maschile diventa una corazza che permette loro di affrontare il quotidiano senza sentirsi messe in discussione. Negare cosi la propria femminilità con tailleur rigorosi e colletti rigidi rischia di farle apparire troppo statiche, dure e poca flessibili.
Rimanere legate all’infanzia. E’ quello che denotano certe donne che, incuranti dell’età, prediligono i dettagli più frivoli ed infantili, dai vestitini stile bambolina, all’eccesso di volants, ai gonnelloni fiorati, ai nastrini, ai colori pastello. Non indossano mai una giacca ma solo golfini e rassicuranti cardigan. E non mancano boccoli e onde rétro nei capelli. Il loro stile le fa apparire insomma fragili, bisognose di protezione e poco professionali.
Ogni donna è giusto che esprima il proprio stile, ma senza dimenticare che una femminilità declinata in modo coerente e adeguato alle situazioni lavorative permette di proiettare un’immagine gradevole, armoniosa, vincente. Una femminilità consapevole è una forza tranquilla che rende credibili e rispettabili, sempre.