Il futuro degli spazi in azienda: a misura di benessere psicologico

Black woman with disabilities and protection face masks working on computer

I luoghi e gli spazi hanno il potere di avere un impatto positivo sulla salute psicologica delle persone. Un’intuizione che ognuno, a contatto con la natura, ha avuto almeno una volta nella vita. Un’esperienza che chi fa lavoro agile, sperimenta sulla propria pelle ogni giorno. Si chiama restorativeness ed è il rinnovamento del proprio benessere psicofisico dettato dal luogo in cui si è.

Concetto noto in psicologia ambientale, assume oggi, in un mondo del lavoro sempre più ibrido, una connotazione nuova, che può offrire un’indicazione per il futuro delle organizzazioni. Come saranno le aziende di domani? Ma soprattutto, che caratteristiche dovranno avere per garantire il benessere psicologico delle persone a partire dai loro ambienti, sia fisici che digitali?

Seguendo il concetto di restorativeness, troviamo quattro caratteristiche essenziali, che delineano potenzialmente il futuro degli spazi in azienda.

Being-away

Stando fisicamente in azienda, è difficile pensare di potersi distaccare dalle proprie attività per recuperare le energie. Il lavoro agile è senz’altro una soluzione, ma anche le organizzazioni possono mettere a disposizione spazi o attività grazie alle quali poter staccare la spina.

Group of young sporty people practicing yoga lesson with instructor, sitting in easy pose, Lotus exercise, working out, indoor close up, studio, students training in club. Rear view

“Being-away” è infatti la caratteristica di quegli ambienti che permettono di prendere le distanze – fisicamente ma anche psicologicamente – dallo stress, dalle preoccupazioni e dalla routine. Il viaggio ne è l’esempio più lampante. Eppure, anche in azienda è possibile, investendo in attività, come lo yoga o la mindfulness, che consentono di prendere le distanze dall’operatività e ritagliarsi un momento per sé e il proprio benessere.

Il digitale, non è esente. Una delle sue peculiarità è infatti proprio quella di catturare l’attenzione, teletrasportando in un mondo altro che, se vissuto consapevolmente, permette di prendersi una pausa. Grazie anche all’avvento del metaverso, è facile immaginarsi, nel prossimo futuro, luoghi digitali in cui poter ricaricare le energie e distaccarsi dallo stress quotidiano.

Fascination

È evidente che le organizzazioni che vogliono promuovere il benessere psicofisico di chi vi lavora, debbano facilitare un equilibrio nella quantità di stimoli e interazioni a cui sottopongono le loro persone. Il concetto di “fascination” ci dice che un luogo è rigenerante se non richiede sforzo per essere osservato, catturando l’attenzione senza la necessità di focalizzarla costantemente.

pexels-marc-mueller-380768Un ambiente caotico, in costante movimento, non consente di fermarsi e trovare il proprio posto: non solo logora la concentrazione, ma, alla lunga, anche la salute psicologica di chi, in quel luogo, trascorre la sua giornata lavorativa.
Lo stesso vale per il digitale: sappiamo tutti quanto le notifiche non gestite né limitate siano impattanti, non solo sull’attenzione, ma anche sul proprio benessere.

Extent

Adibire ambienti che siano familiari e confortevoli, dovrebbe essere la prassi. Per anni, invece, gli uffici sono stati luoghi asettici, grigi, spogli. La tendenza sta mutando, ma molto c’è ancora da fare per rendere l’azienda un luogo in cui sentirsi “a casa”.
Solo se familiari, infatti, i luoghi sono davvero rigenerativi, dal momento che vengono percepiti come un’estensione degli spazi che normalmente si frequenta.

pexels-rachel-claire-4857757Ne è un esempio la sede del Gruppo Enel di via Carducci a Milano, premiata recentemente con il livello Platinum della certificazione di WELL Building Standard. Prima in Italia con uno dei punteggi più alti al mondo, dimostra come gli uffici possano valorizzare “creatività, imprenditorialità e talento individuale”, puntando sul “ben-essere e sulla cura delle persone”, come raccontato da Francesca Valente, responsabile people&organization Enel Italia.

Compatibility

pexels-cowomen-2041627-1Se ci si reca fisicamente in azienda solo perché ci si sente in dovere di farlo – pensiamo a quanto sia attuale questo aspetto, in riferimento alle modalità di lavoro ibrido – non si potrà mai stare bene davvero. Motivo per cui, molte persone preferiscono trascorrere la propria giornata di lavoro a casa, in spazi di coworking o a contatto con la natura.
Il grado di compatibilità tra inclinazioni personali e ambiente che si frequenta, determina infatti il potenziale rigenerativo di quest’ultimo. Solo se la persona sceglie attivamente di trascorrervi del tempo – qualsiasi tipo di luogo esso sia – avrà un impatto positivo sul suo benessere.

Nessun posto è come casa”, diceva Dorothy nel Mago di Oz. E forse è anche questa la ragione per cui, riprendendo il report The 2021 Work Trend Index di Microsoft, emerge una tendenza globale: il 73% dei lavoratori desidera, per il futuro, modalità di lavoro flessibili.

Ed è proprio il futuro delle aziende che si giocherà sulla capacità di progettare spazi fisici e digitali non solo a misura di business, ma anche di persona e benessere.
Se c’è un aspetto che la restorativeness insegna, è che gli ambienti hanno un potenziale enorme per la salute psicologica delle persone. E se è pur vero che sia la natura il luogo rigenerante per eccellenza, la sfida è quella di rendere tali anche gli ambienti organizzativi. Né va dell’attrattività dei talenti e della qualità delle performance.

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  • gloria |

    Concordo pienamente.Tali iniziative si devono diffondere a macchia d?olio e non solo nelle aziende. Anche nella scuola , alcuni anni fa leggevo di una architetta islandese che rivoluzionava completamente l’ambiente classe. Ben vengano queste innovazioni che tengoo conto del profitto economico ma che pongon al centro il benessere psicofisico della persona che costituisce il nucleo, la cellula del futuro e della vita dell’intero universo

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