Quindici anni di Winx, il femminismo spiegato alle bambine

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Era il 28 gennaio del 2004 quando venne trasmessa la prima puntata del Winx Club. Allora la scena dell’intrattenimento per bambini era ancora polarizzato fra riduzioni televisive dei manga, più o meno storici, e classici europei e americani del passato. Il Winx Club piombò nell’immaginario delle bambine come una bomba. Raccontava – e racconta – le peripezie di sei giovani fate, studentesse impegnate a salvare il mondo. Semplice, ma non così tanto.

straffi-bloom-primo-pianoL’ideazione e la produzione era tutta italiana, capeggiata dal talento di Iginio Straffi, uno che per potenza espressiva ha ormai un posto nel pantheon dei grandi narratori per l’infanzia. Nel giro di pochi anni, infatti, le avventure delle sei fate vennero viste in oltre 150 Paesi al mondo e la produzione degli episodi da allora non è mai stata interrotta, arrivando all’ottava serie. E il gruppo Raimbow ha chiuso l’esercizio 2017 con 86,7 milioni di euro di ricavi e un risultato netto di 2,9 milioni. Fosse solo il successo di un’impresa culturale italiana – il più esteso dai tempi di Salgari, comunque – non ne parlerei qui.

Le Winx sono state invece un fenomeno distruttivo e costruttivo, capace di creare quella cultura popolare che molti anni dopo – imborghesita – ha aperto al fenomeno della narrazione per “bambine ribelli” e delle agiografie al femminile. Multietnico da subito, il Winx Club ha permesso a fate nerd di convivere con fate fashion, ha segnato una distanza di genere, non negando il maschile, ma relegandolo a gregario, salvando insomma solo il ruolo romantico del comprimario classico. Nessuna fata ha bisogno di essere salvata.  

Le Winx hanno combattuto l’inquinamento e sostenuto la diversità, hanno saputo parlare di infermità e debolezza. Per prime hanno smascherato la mascolinità narcisistica, opponendo un forte noNon sono piaciute a molte e molti perché sensuali e ammiccanti. “Il corpo è mio e lo gestisco io”, probabilmente ci hanno voluto dire, rifiutando giudizi e categorie. Sono piaciute e piacciono, invece, a milioni di bambine e molte, come loro, si sentono un club. Un gruppo di amiche, forti contro ogni avversità. Diverse eppure uguali.

Buon quindicesimo Winx, e grazie.

  • Alessandra |

    Bellissimo articolo, come faccio a mettere like?

  • StarDust92 |

    Finalmente un articolo sulle Winx che si rispetti. Complimenti!

  • Valerio |

    L’articolo non è chiarissimo nella lettura.

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