Startup, candidature fino al 20 gennaio per Miss in action

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Startup e pmi innovative fondate da donne imprenditrici o con una compagine sociale femminile pari almeno al 50 per cento hanno tempo fino al 20 gennaio per partecipare al programma di accelerazione MIA – Miss in Action. L’iniziativa è di Digital Magics, incubatore di startup digitali, BNP Paribas International Financial Services, BNP Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia e BNL Gruppo BNP Paribas con il patrocinio del Comune di Milano.

L’acceleratore sceglierà le quattro migliori startup e piccole e medie imprese innovative, che avranno accesso a un programma di formazione e sviluppo del prodotto e servizio, creazione di un prototipo ed evento finale con gli investitori.

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Layla Pavone

“Siamo alla ricerca di startup e PMI innovative che propongano contenuti e servizi ad alto valore tecnologico, fondamentale dunque che il modello di business sia focalizzato sul digitale”, ha dichiarato Layla Pavone, Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magics, che prosegue: “Non abbiamo volutamente indicato un settore specifico proprio perché vogliamo conoscere e selezionare i migliori talenti digitali donne italiane, in grado di rispondere alle domande e alle esigenze non solo del mercato, ma anche della società. Per questo è estremamente importante e fa davvero la differenza il team che ha ideato e che ha sviluppato un progetto: deve essere determinato, completo e coeso, tutte caratteristiche che da sempre contraddistinguono noi donne”.

Gli obiettivi del programma sono sostenere e promuovere l’imprenditoria femminile e contribuire a far crescere la compagine delle donne all’interno dell’ecosistema dell’innovazione italiano, a sostegno della crescita di nuove professionalità e della competitività dell’Italia.

L’idea nasce non solo per cercare di dare una risposta al gap di genere che esiste quando parliamo di donne e lavoro, ma proprio dall’esperienza di Digital Magics con incontri e collaborazioni che abbiamo portato avanti negli anni con le startupper – conclude Pavone -. “Abbiamo creato questa iniziativa dedicata alle donne per andare oltre un problema che è in primis culturale, una barriera che frena le imprenditrici quando si parla di tecnologia e digitale, nel nostro caso. MIA – Miss In Action vuole quindi aiutare le donne nello sviluppo del loro potenziale, fornendo strumenti e competenze per costruire, lanciare sul mercato e migliorare imprese digitali di successo”.

Secondo InfoCamere – startup.registroimprese.it, alla fine del terzo trimestre 2018 in Italia le startup innovative con una prevalenza femminile, cioè quelle in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne, erano 1.313 (13,6% del totale, oltre 9.600). Arrivano invece a 4.154, con il 43,1%, le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale. Per quanto riguarda le PMI innovative sono 73 con prevalenza femminile su 899, l’8,1% del totale. .

Anche a livello di finanziamenti e di investitori, la componente femminile registra ancora un gender gap a livello mondiale: secondo Pitchbook nel 2017 solo poco più del 2% (1,9 miliardi di dollari) di tutti i finanziamenti del venture capital negli USA è stato raccolto da startupper donne, contro il 79% dei capitali per team tutti al maschile. E solo l’8% dei soci dei fondi di investimento è donna. Nel 2017 in Italia 1 investimento privato su 5 è stato portato a termine da una donna e il 20% dei business angel italiani è donna, secondo i dati riportati da Survey IBAN 2017.

Tutte le startup e le PMI innovative italiane hanno tempo fino al 20 gennaio per candidare il loro progetto sulla piattaforma www.missinaction.it.