Donne alla conquista dello spazio, pronte per il ricambio generazionale in arrivo

SPACE GIRLS SPACE WOMAN, SPACE AS SEEN BY WOMEN

Quanto è piccolo il nostro mondo? Avete mai preso le misure del vostro? Spesso vediamo solo ciò che conosciamo e di cui abbiamo avuto esperienza. Una visione limitata, dunque, se non facciamo lo sforzo di sconfinare in nuovi territori e adottare prospettive inedite. La stessa cosa vale per l’ambiente che abitiamo. Quanto poco conosceremmo del nostro pianeta se non ci fossimo spinti un po’ più in là? Già oggi le tecnologie spaziali fanno parte del nostro quotidiano e ci permettono di studiare, ad esempio, molti fenomeni che hanno implicazioni importanti sul clima globale. Chissà cosa scopriremo con l’esplorazione umana di Marte, non molto lontana.

Lo spazio è una dimensione irrinunciabile sia da un punto di vista scientifico sia da un punto di vista umano, perché ci restituisce un’immagine più autentica della nostra presenza nell’universo. Se poi l’occhio è femminile, si aggiunge un’ulteriore prospettiva. Ecco perché la mostra “Space Girls, Space Women – Lo Spazio visto dalle Donne”, che dopo Parigi giunge al Museo Nazionale della Scienza a Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano per proseguire poi a Roma, grazie all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è così emozionante. Una serie di suggestivi scatti realizzati in tutto il mondo da fotografe a professioniste del settore spaziale, da tecnologhe ad astronaute, da comunicatrici a business developement manager.

Donne dietro e davanti la macchina fotografica, dunque, per narrare attraverso un linguaggio universale il contributo femminile a un settore strategico, che soffre dello stesso gender gap di molti altri. L’obiettivo della mostra – ideata dall’agenzia fotogiornalistica Sipa Press con il contributo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), partner fondatore del progetto, e il supporto di altre istituzioni europee – è proprio quello di promuovere il ruolo delle donne nel settore spaziale e incentivare l’interesse delle giovani generazioni. E non è un caso che debutti proprio durante il mese di aprile dedicato dal Comune di Milano alle materie STEM (science, technology, engineering e mathematics), con l’iniziativa STEMintheCity – Inspiring girls.

Secondo l’analisi di Ersilia Vaudo Scarpetta, capo dell’Ufficio delle Politiche spaziali dell’Esa e chief diversity officer «il momento è particolarmente favorevole per le ragazze interessate ad entrare nel settore e anche per le professioniste già impegnate, perché da qui a quattro anni quasi due terzi del personale del settore varcherà la soglia della pensione. Un’occasione da non perdere lavorando su due fronti: quello scolastico, in cui la scienza e ancor più l’ingegneria andrebbero insegnate come spazio di immaginazione e creatività; e quello dell’esercizio della leadership in cui le donne hanno ancora parecchio da imparare».

Ma è solo una questione di tempo, perché quando si parla di passione, vocazione e determinazione non c’è genere che tenga. Questa mostra ne è una chiara dimostrazione. Date un’occhiata ad alcune delle protagoniste italiane.

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L’astrofisica Simonetta Di Pippo in posa accanto all’effigie di Yuri Gagarin nella sede viennese dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio extra-atmosferico, del quale è direttrice. Foto Susanne Einzenberger

Amalia Ercoli Finzi

La scienziata Amalia Ercoli Finzi accanto ad un prototipo di rover spaziale nel laboratorio del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano del quale è stata direttrice. Ora è membro del consiglio tecnico-scientifico dell’ASI e dell’Exploration Program Advisory Commitee dell’ESA per l’esplorazione di Marte e del Lunar Lander Science Definition Team sempre dell’ESA. Foto Enza Tamborra

SPACE GIRLS SPACE WOMEN - SPACE THROUGH THE EYES OF WOMEN

La scienziata Francesca Esposito raccoglie i dati dalla stazione metereologica il giorno dopo una tempesta di sabbia. La strumentazione del programma ExoMars è stata posizionata nella regione desertica del Merzuga in Marocco per studiare alcuni parametri comuni alla superficie marziana. Foto Eva Parey

SPACE GIRLS SPACE WOMEN - SPACE THROUGH THE EYES OF WOMEN

Daniela Drimaco, ingegnere delle telecomunicazioni, è Business Development Manager del Planetek Space System Unit. Lavora sui dati del satellite GNSS per la sintonizzazione delle perfomance della barca Luduan Reloaded durante le regate. Foto Martina Cristofani